Il programma

DATI GENERALI DI CONTESTO (IRPET/CLES)

Analisi demografica

Popolazione residente e densità abitativa (valori assoluti, popolazione al 1° gennaio 2016)

Area Popolazione residente Estensione territoriale (km2) Densità abitativa (abitanti per km2)
Follonica 21.605 56,02 385,7

Nel comune di Follonica si rileva una più alta quota di popolazione femminile (52,9%), un valore di poco superiore a quello provinciale (52,0%), regionale (51,9%) e nazionale (51,4%).

Con riferimento alla nazionalità, si rileva che l’incidenza dei residenti stranieri nel comune di Follonica è pari all’8,4%, inferiore al valore osservato a livello provinciale (9,9%) e regionale (10,6%). La struttura per classe di età rileva una quota di popolazione anziana (65 anni e oltre) pari al 29,0% (6.262 unità), un valore al di sopra della media provinciale (26,7%) e regionale (24,9%). Per contro un valore inferiore si registra per i giovani under 30 che rappresentano il 23,6% (5.099 unità) della popolazione residente nel comune di Follonica.

CRITICITÀ: si evidenzia una diminuzione progressiva di popolazione, soprattutto nelle fasce d’età più giovani non compensata dall’incremento di residenti stranieri.

Istruzione (rilevazione della criticità del tasso di abbandono scolastico e valutazioni sil placement)

Secondo i dati dell’ultimo Censimento Istat (2011), il 30,1% della popolazione residente nel comune di Follonica possiede al massimo una licenza elementare, una quota di poco inferiore alla media provinciale (31,2%) e in linea con la media regionale (30,1%). Tra questi si rileva, inoltre, che il 7,3% non possiede nessun titolo di studio. Di contro il 29,1% della popolazione possiede la licenza media e il 10,1% un titolo di laurea; un valore, quest’ultimo, poco al di sopra della media provinciale (9,7%) e inferiore a quella regionale (11,1%).

Relativamente al tasso di abbandono scolastico, si rileva che al 2014 (ultimo dato disponibile) il 13,8% di giovani (18-24 anni) possiede al massimo la licenza media, non frequenta altri corsi scolastici e non svolge attività formative; una quota inferiore al dato osservato a livello nazionale (15,0%).

L’analisi di lungo periodo evidenzia una riduzione nel tempo dei giovani che abbandonano prematuramente gli studi: tra il 2005 e il 2014 il tasso di abbandono scolastico passa infatti dal 16,7% del 2005 al 13,8% nel 2014. Nel complesso, la dinamica rilevata in Toscana riflette quanto osservato a livello nazionale; tuttavia, in Toscana si registrano livelli inferiori di abbandono scolastico rispetto al dato medio nazionale.

Analisi delle condizioni occupazionali ed economico-produttive

Principali indicatori del mercato del lavoro

Secondo i dati dell’ultimo Censimento Istat (2011), il tasso di disoccupazione nel comune di Follonica è pari al 9,5%, superiore al dato provinciale (7,5%) e al dato regionale (8,1%).

Anche con riferimento alla fascia di popolazione più giovane (15-24 anni), il comune di Follonica registra il tasso di disoccupazione maggiore, pari al 33,5%, significativamente più elevato rispetto alla media provinciale (25,1%) e regionale (27,2%).

Principali indicatori del mercato del lavoro (valori %, popolazione di 15 anni e oltre, anno 2011)

Area Tasso di occupazione Tasso di attività Tasso di disoccupazione Tasso di disoccupazione giovanile (popolazione 15-24 anni)
Follonica 41,9 46,3 9,5 33,5
Provincia di Grosseto 45,6 49,3 7,5 25,1

Struttura e dinamica delle imprese

Dai dati Istat dell’ultimo Censimento dell’Industria e dei Servizi (2011), nel comune di Follonica si contano 2.418 unità locali – il 10,8% del totale provinciale – che impiegano 6.243 addetti, con una dimensione media di 2,6 addetti per unità locale. Nel dettaglio, Follonica – tra i comuni della provincia di Grosseto presi in esame – registra la quota maggiore di occupati, con un valore pari al 9,7% del totale occupati provinciale.

Unità locali, addetti e dimensione media delle unità locali (valori assoluti e incidenze %, anno 2001)

Area Unità locali % Addetti % Dimensione media
Follonica 2.418 10,8 6.243 9,7 2,6
Castiglione della Pescaia 1.069 4,8 2.290 3,6 2,1
Gavorrano 569 2,5 1.319 2,1 2,3
Massa Marittima 684 3,1 2.086 3,2 3,0
Scarlino 390 1,7 1.854 2,9 4,8

Considerando i settori di attività economica, si osserva che nel comune di Follonica il settore più rilevante in termini occupazionali è quello del Commercio all’ingrosso e al dettaglio e riparazione di autoveicoli e motocicli, che assorbe un quarto (25,6%) del totale addetti; segue il settore delle Costruzioni con l’11,2% di occupati e le Attività dei servizi di alloggio e ristorazione con il 9,7% del totale addetti.

Addetti delle unità locali per settore di attività economica a Follonica e nella provincia di Grosseto (valori % sul totale, anno 2011. Classificazione Ateco 2007)

Settori Follonica Toscana
Agricoltura, silvicoltura e pesca 0,5 0,3
Estrazione di minerali da cave e miniere 0,5 0,2
Attività manifatturiere 8,1 21,2
Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata 0,4 0,4
Fornitura di acqua, reti fognarie, attività di gestione dei rifiuti e risanamento 1,8 0,9
Costruzioni 11,2 8,1
Commercio all’ingrosso e al dettaglio, ecc. 25,6 17,7
Trasporto e magazzinaggio 3,5 5,0
Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione 9,7 6,9
Servizi di informazione e comunicazione 1,5 2,0
Attività finanziarie e assicurative 3,0 3,1
Attività immobiliari 3,7 2,0
Attività professionali, scientifiche e tecniche 7,3 6,1
Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese 2,7 4,5
Amministrazione pubblica e difesa, assicurazione sociale obbligatoria 2,6 3,6
Istruzione 5,9 5,9
Sanità e assistenza sociale 5,8 7,9
Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento 2,2 1,4
Altre attività di servizi 4,0 2,8
Totale 100,0 100,0

Considerando i settori più rappresentativi in termini di addetti, si rileva che nel lungo periodo (2001-2011) nel comune di Follonica il settore del Commercio all’ingrosso e al dettaglio e riparazione di autoveicoli e motocicli registra un incremento degli addetti pari all’1,8%; di contro il settore delle Costruzioni – il secondo più rappresentativo – rileva una significativa riduzione di addetti pari al 15,9%, al confronto i Servizi di alloggio e ristorazione registrano una diminuzione di occupati significativamente minore (-1,0%). In termini relativi, la crescita maggiore di addetti si registra nelle attività di Fornitura di acqua, reti fognarie, attività di gestione dei rifiuti e risanamento (+94,7%); seguono le Attività immobiliari, con una crescita rilevante pari al 42,9%.

I consumi delle famiglie

Nel 2015 la spesa media mensile delle famiglie toscane è pari a 2.753 euro – di cui il 17,3% destinata a generi alimentari e bevande – in forte crescita (+3,5%) rispetto al 2014 e superiore al livello medio nazionale (2.499 euro). Nel lungo periodo (2005-2015) si evidenzia una lieve crescita della spesa media mensile delle famiglie toscane (+0,2% in media annua) a fronte della diminuzione osservata a livello nazionale (-0,3% in media annua).

Con riferimento ai diversi capitoli di spesa, consideriamo in particolare la spesa delle famiglie destinata a Ricreazione, spettacoli e cultura e la spesa destinata ai Servizi ricettivi e di ristorazione. Nel dettaglio, al 2015 la spesa media mensile delle famiglie toscane per le attività ricreative, dello spettacolo e culturali è pari a 151,3 euro, un valore superiore alla media nazionale (126,4 euro). Nel lungo periodo (2005-2015), si osserva una diminuzione della spesa destinata alla cultura che passa da una media di 177,2 euro del 2005 a 151,3 euro nel 2015, con un tasso di variazione medio annuo negativo pari all’1,6%. Tuttavia, a partire dal 2013 si osserva una crescita della spesa media mensile delle famiglie toscane per ricreazione, spettacoli e cultura, che segna nell’ultimo anno (2015) una crescita del 3,3%.

La spesa media mensile delle famiglie toscane per i Servizi ricettivi e di ristorazione nel 2015 ammonta a 155,6 euro, un valore superiore alla media nazionale (122,4 euro). L’analisi di lungo periodo (2005-2015) evidenzia una dinamica positiva della spesa per i servizi ricettivi e di ristorazione che passa da 137,6 euro nel 2005 a 155,6 euro nel 2015 con una crescita media annua pari all’1,2%; di contro, nello stesso periodo, si osserva una diminuzione, seppur lieve, a livello nazionale (-0,3% in media annua). Nel dettaglio, si osserva un aumento significativo nell’ultimo anno (2015), pari al 20,9%, circa il doppio dell’aumento registrato a livello nazionale (+11,0%).

Analisi del mercato turistico

L’offerta ricettiva

Il sistema ricettivo del comune di Follonica si caratterizza per una maggiore presenza di esercizi extra-alberghieri rispetto agli esercizi di tipo alberghiero. Secondo gli ultimi dati Istat disponibili, al 2015 si contano 57 strutture ricettive, di cui 35 unità, pari al 61,4%, sono strutture complementari.

Considerando l’offerta ricettiva in termini di posti letto, si rileva che il comune di Follonica rappresenta il 9,4% del totale posti letto presenti nella provincia di Grosseto. Nel complesso, gli esercizi complementari assorbono l’85,3% dei posti letto presenti nel comune di Follonica; una quota superiore al dato provinciale (79,6%) e di gran lunga maggiore al valore regionale (64,7%) e nazionale (53,9%).

Tabella 8 – Esercizi ricettivi e posti letto per tipo di esercizio (valori assoluti, anno 2015)

Area Esercizi alberghieri Esercizi extra-alberghieri Totale esercizi
  Esercizi Posti letto Esercizi Posti letto Esercizi Posti letto
Follonica 22 1.348 35 7.848 57 9.196
Prov. Grosseto 291 19.926 1.482 77.781 1.773 97.707
Toscana 2.844 193.415 10.373 355.175 13.217 548.590
Centro 6.366 451.825 29.871 723.288 36.237 1.175.113
Italia 33.199 2.250.718 134.519 2.628.615 167.718 4.879.333

Relativamente all’indice di offerta turistica, il comune di Follonica registra una rilevante dotazione ricettiva con 42 posti letto ogni 100 abitanti, un valore in linea con il dato provinciale (44 posti letto ogni 100 abitanti) ma di gran lunga superiore sia al dato regionale (15 posti letto ogni 100 abitanti) sia al dato nazionale (8 posti letto ogni 100 abitanti).

Nel complesso, a Follonica si rileva un livello qualitativo medio basso dell’offerta ricettiva di tipo alberghiero. Al 2015 si contano 22 strutture alberghiere presenti sul territorio comunale, di queste 14 unità si collocano nella fascia media (3 stelle) e 6 strutture nella fascia bassa (1 e 2 stelle). Di contro nella fascia più alta si registra 1 sola struttura alberghiera (4 stelle).

L’offerta ricettiva extra-alberghiera, sempre in termini di posti letto, è costituita in larga parte da Campeggi e villaggi turistici che assorbono il 79,6% del totale posti letto extra-alberghieri, registrando una quota di oltre 10 punti percentuali al di sopra del valore provinciale (68,5%). Seguono gli Alloggi in affitto gestiti in forma imprenditoriale con il 15,8% del totale posti letto degli esercizi complementari, le Case per ferie (3,3%), mentre gli Agriturismi rappresentano soltanto l’1,3% del totale posti letto extra-alberghieri.

L’analisi della dinamica di lungo periodo (2005-2015) evidenzia complessivamente una crescita dell’offerta turistica nel comune di Follonica. Nel periodo considerato, il numero di esercizi ricettivi aumenta con un tasso medio annuo dell’1,3%, pur registrando una crescita di minore intensità rispetto a quella osservata sia a livello provinciale (+2,7%) sia a livello regionale (+2,9%). In termini di posti letto, con un tasso di variazione medio annuo del 2,1%, si osservano tendenze alla crescita più intense rispetto alla media provinciale (+1,9%), regionale (+1,7%) e nazionale (+1,2%). In particolare, distinguendo per tipologia di esercizio, tra il 2005 e il 2015, si rileva un aumento dei posti letto nelle strutture extra-alberghiere locali a fronte di un tasso medio annuo negativo (-0,3%) registrato nelle strutture alberghiere, in controtendenza rispetto alla media provinciale (+2,3%). Nell’insieme, i dati confermano la tendenza di un’offerta turistica locale maggiormente orientata a strutture non alberghiere.

Nello stesso periodo si osserva una maggiore capacità delle strutture ricettive presenti nel comune di Follonica: la dimensione media delle strutture ricettive passa da 149,5 posti letto per esercizio del 2005 a 161,3 posti letto per esercizio nel 2015, a fronte di una diminuzione della dimensione media degli esercizi ricettivi registrata sia a livello provinciale sia a livello regionale.

L’analisi dei principali bacini turistici del comune di Follonica, evidenzia un flusso turistico prevalentemente regionale: oltre la metà (53,4%) degli arrivi turistici italiani, infatti, proviene dalla Toscana che rappresenta anche il maggior numero di presenze turistiche (52,8%) registrate nel 2015. La Lombardia è la seconda regione di provenienza dei turisti con il 19% di presenze; seguono il Piemonte (8,7%) e il Lazio (4,7%).

TAVOLI  TEMATICI

Gli incontri che si sono susseguiti durante i mesi di febbraio e marzo nei vari tavoli tematici sono stati animati da gruppi di persone che spontaneamente, vivendo la città, hanno voluto dare un proprio contributo diretto per la realizzazione del programma elettorale per il sindaco Andrea Benini, che si ricandida per il suo secondo mandato, anche a completamento delle tante iniziative avviate nel corso di questi cinque anni.

Quelle che seguono sono quindi le sintesi di questi incontri nei quali ognuno ha voluto gratuitamente e spontaneamente offrire ad Andrea il proprio suggerimento e contributo di idee per dare l’avvio alla fase di costruzione del programma elettorale che nasce quindi dalla gente e tra la gente. Il tutto attraverso 12 Aree Tematiche emerse dai tavoli di lavoro.

L’elemento che ha accomunato tutti i tavoli è stato quello di una richiesta forte di più incisiva comunicazione ai cittadini in merito alle cose fatte, alle iniziative in corso, ai servizi già presenti sul territorio e spesso non utilizzati perché non conosciuti e ad un canale diretto di collegamento tra i cittadini l’Amministrazione Comunale per una informazione sempre più diretta ed orientata a far crescere l’intera comunità follonichese. Già questo diventa un primo suggerimento introduttivo alle proposte che di seguito abbiamo sinteticamente riportato.

La Città prende forma dai deserti a cui si opponeI. Calvino.

(citazione tratta dall’intervento di Renato Quaglia al convegno Cultura, Comunità e Lavoro tenutosi nel teatro Fonderia Leopolda a Follonica il 15 marzo 2019)

  1. Scuola – Formazione – Edilizia scolastica
  • Completamento polo scolastico che unisca l’intervento innovativo strutturale con il percorso educativo corrispondente.
  • Progettazione di interventi attraverso gestioni associate (considerando i bisogni del territorio anche attraverso la governance della conferenza zonale)
  • Ulteriore sviluppo/rapporto tra formazione e mondo dell’impresa garantendo una elevata qualità professionale (Percorsi di specializzazione tecnica e formazioni degli adulti per un ricollocamento professionale).
  • Dare continuità alla programmazione di interventi di recupero di edilizia scolastica (con relativo efficientamento energetico) specifico e per singolo istituto.
  • Tracciare percorsi educativo-didattici per intervenire su fragilità sociali e delle famiglie anche attraverso il prolungamento dell’orario scolastico e l’apertura delle scuole stesse da trasformare sempre più in spazi pubblici (compatibilmente con i fondi e il personale disponibili). Estensione della iniziativa scuole aperte anche su spazi extrascolastici liberi e attualmente non utilizzati quali centri di aggregazione per ragazzi ma anche come spazi espositivi per convegni e fiere, anche al fine di prevenire fenomeni di bullismo e devianza minorile. Continuare nella politica virtuosa di riduzione della dispersione scolastica (cfr. dati generali di contesto).
  • Potenziamento Spazi Ragazzi e suo sviluppo anche dietro al suggerimento dei ragazzi stessi fruitori del servizio.
  • Arricchimento spazi di ritrovo/svago con la creazione di centri aggregativi (bar, punti ristoro, book shop e punti informativi, ecc) presso centri di iniziativa culturale (come ad esempio, il Teatro, la Biblioteca, il Magma, la Pinacoteca etc…) ed anche al di là degli orari di apertura di questi, per ampliare il tempo di vivibilità delle strutture interessate anche in funzione di prevenzione e sicurezza del territorio.
  • Stimolare interventi formativi/innovativi con integrazione rapporti scuola-impresa nel territorio.
  • Spostamento scuola via Palermo per totale e definitiva bonifica dell’area del vecchio depuratore con riedificazione successiva del nuovo edificio scolastico affiancato da una zona destinata a parcheggio. Riqualificazione e riprogettazione dell’area dell’attuale scuola.
  • Riqualificazione e riprogettazione dell’area della scuola di Musica e destinare un nuovo edificio moderno e funzionale ad un centro polifunzionale delle arti/musica/spettacolo.
  • POLITICHE SOCIALI E SOCIO-ASSISTENZIALI
  • Trasferimento servizio “emergenza abitativa” dal Comune alla Società della Salute/Coeso mantenendo indirizzo, gestione e controllo da parte del Sindaco quale membro della Giunta Sds/Coeso
  • Creazione di un punto di ascolto in Comune per intercettare/indirizzare/veicolare cittadini che manifestino problematiche di disagio sociale (casa, lavoro, salute, solitudine, violenza, dopo di noi, ecc.) alle soluzioni specifiche tramite gli specialisti presenti all’interno della Società della Salute.
  • Sviluppare interventi di proposta/richiesta da parte dei Sindaci sulla Società della Salute in merito a progettualità condivisa e specifica sui territori.
  • Fornire una capillare e dettagliata informazione al cittadino sul funzionamento dei Servizi in essere e creare una regia di orientamento su quelli più complessi (CARTA DEI SERVIZI)
  • Potenziare la commissione interculturale intensificando relazioni ed iniziative con le comunità degli stranieri presenti su Follonica e far emergere le loro esigenze e lavorare per meglio integrarle. A questo proposito rafforzare corsi di alfabetizzazione/scolarizzazione per immigrati presenti in città, tesi a favorire l’integrazione culturale.
  • Ampliare lotta alle ludopatie attraverso collaborazione intensificata con Forum/Cesvot (in attesa della nuova legge regionale sulla ludopatia che è in questo momento in preparazione)
  • Sollecitare e sviluppare con la Regione interventi per allargamento assistenza sociale agli anziani.
  • Potenziamento interventi di sostegno alle famiglie con redditi più bassi a sostegno rette per asili nido, diversificando le rette scolastiche di competenza del Comune in base al reddito dell’utente
  • Creare un’area attrezzata a fini ricreativi nel territorio comunale, regolamentata ed autogestita dal mondo associativo e cittadini, come nuovo spazio di aggregazione e incontro tra le persone.
  • Realizzazione di un’area attrezzata per l’organizzazione di feste di paese come sagre o altre attività ricreative
  • Nuova definizione della “CASA della SALUTE” come modello di presidio territoriale che possa ospitare ed integrare più professionisti della salute che hanno il cittadino al proprio centro;
  • Valorizzazione dei Medici di medicina generale, che dovrà esplicarsi nell’ambito della casa della salute con mantenimento degli ambulatori decentrati;
  • Valorizzazione dei professionisti sanitari non medici (infermieri, terapisti della riabilitazione, operatori socio-sanitari ed amministrativi), incentivando la medicina d’iniziativa (Chronical Care Model) e implementando l’attività domiciliare ed ambulatoriale
  • Impegno per il potenziamento del Primo Soccorso di Follonica in termini di personale al fine di garantire più sicurezza agli operatori e maggiore qualità di cure che agli utenti.

Dal mondo associativo e del Volontariato sono emerse inoltre le necessità di:

  • Continuare, in maniera efficace, gli interventi per la rimozione delle barriere architettoniche ancora presenti in città;
  • Creare una Rete del Volontariato analogamente a quanto accaduto per la cultura, favorendo momenti di incontro e confronto periodici tra le associazioni e Promuovere la “cultura del volontariato” anche con interventi promossi dalla amministrazione comunale sulle scuole e coinvolgendo in prima persona gli studenti nelle varie iniziative.

2.1 DIRITTI DEGLI ANIMALI

  • Sono sempre di più le persone che hanno un animale da compagnia pertanto dobbiamo dimostrare loro attenzione, non solo soprattutto i cani svolgono una funzione sociale soprattutto nei confronti degli anziani soli. Pensare intervento, per riduzione randagismo, riduzione tributo comunale o contributo per chi adotta un cane dal canile o gatto randagio
  • Aumentare interventi di sterilizzazione, aumentare le aree di sgambamento, pensando anche a percorsi di agility ecc…
  • Rendere alcune vie della città pet friendly, attrezzandole con strutture a garantire agli animali luoghi igienici dove fare i loro bisogni, mantenendo inalterato il decoro delle strade.
  • Attivare app per turisti che cercano servizi per cani ad esempio strutture ricettive che li accolgono, dog sitter ecc…
  • AMBIENTE

Rifiuti

  • Introduzione della tariffa puntuale: revisione del regolamento Tari per modificare la ripartizione dei costi rispetto al servizio di igiene urbana.
  • Avvio di un meccanismo premiante per chi ha comportamenti virtuosi: conferimento al centro di raccolta, utilizzo ecocompattatori etc.
  • Promozione di un censimento di tutto l’amianto presente sul territorio comunale cui far seguire un piano di smaltimento condiviso con i privati.
  • Informatizzazione del centro di raccolta al fine di dare bonus a chi conferisce i propri rifiuti al centro.
  • Introduzione di un meccanismo per le utenze commerciali e produttive che fissi una serie di comportamenti virtuosi ai quali far corrispondere percentuali crescenti di sconto sulla Tari.
  • Diffusione sul territorio comunale degli ecocompattatori per lattine e bottiglie al cui conferimento deve corrispondere un bonus economico, magari spendibile nelle attività commerciali;
  • Incentivi al compostaggio domestico
  • Incentivare la diminuzione dell’utilizzo di plastiche per materiali usa e getta all’interno del territorio comunale.
  • Favorire la raccolta di plastiche in mare da parte dei pescatori ed il successivo smaltimento.
  • Garantire la tutela del mare con progetti di monitoraggio dello stato delle acque, attraverso sistemi di microrilevazione delle plastiche e della temperatura dell’acqua su imbarcazioni private. Attivazione di progetti tra l’università ed i club nautuci al fine di costituire un osservatorio di raccolta dati a fini scientifici.

Risorse naturali

  • Estensione del progetto “Case dell’acqua” ai quartieri che ancora non ospitano una casetta;
  • Lotta allo spreco alimentare: promozione di accordi con la grande distribuzione per incentivare progetti di solidarietà legati all’invenduto; prosecuzione dei progetti di educazione nelle scuole; revisione del bando delle mense scolastiche per diminuire lo spreco (in accordo con la ASL); promozione e diffusione delle “doggy bag” per ristoranti e pizzerie.
  • Attivare tutti gli strumenti possibili per avviare la bonifica della piana di Scarlino, il cui inquinamento impatta già con il territorio comunale.
  • Approvazione “Piano del Verde” che prevede una gestione ottimale e conservativa delle piante, delle aree verdi, del sistema dunale, degli alberi monumentali e delle pinete di ponente e levante.
  • Risorse idriche: Utilizzo dei pozzi cittadini di approvvigionamento idrico per l’irrigazione del verde urbano; emungimento Gora delle ferriere tramite la costituzione, sotto la direzione della Regione Toscana ed in collaborazione con il Consorzio di Bonifica 5 Toscana Costa,  di un consorzio irriguo; costituzione di bacini al lato della Gora a fini irrigui.
  • Difesa del suolo: data la disponibilità di risorse pari a 1,3 mln di euro derivanti dal collaudo del Progetto delle Casse di Espansione del fiume Pecora, si promuove lo sviluppo di interventi tesi alla riduzione del rischio idraulico nel bacino fiume pecora da realizzare nelle zone “a mare” lato confine comune di Scarlino. Nel particolare tra gli interventi più rilevanti ci sono la realizzazione di un Canale di gronda per miglioramento delle condizioni idrauliche di Salciaina e la nuova sistemazione idraulica del Fosso del fico per convogliarlo a mare mediante il Canale Solmine.

Inoltre si Procederà con il bando di messa in sicurezza della foce della Gora, al termine della procedura di analisi e progettazione del sistema idrico della foce.

Lotta al cambiamento climatico

  • Realizzazione delle azioni approvate con il PAES e raggiungimento dell’abbattimento delle emissioni di CO2 del 20%
  • Prospettiva della trasformazione degli edifici pubblici in edifici Nzeb (edifici a energia quasi zero)
  • Sportello Energia. Occorre dotarsi di uno sportello energia (meglio se sovracomunale) che aiuti i cittadini a conoscere le opportunità di incentivo relative alle energie rinnovabili.
  • Prosecuzione dell’impegno sull’efficientamento energetico degli edifici pubblici.

Verso la Riserva Naturale Regionale di Montioni

  • Collaborare con la Regione Toscana per concludere l’iter per l’istituzione di una Riserva Naturale Regionale nell’area protetta “Parco di Montioni” come previsto dal protocollo d’intesa siglato nel 2018 tra Regione Toscana comuni di Follonica, Piombino, Massa M.ma, Campiglia M.ma e Suvereto che prevede di aderire ad un modello di gestione unitaria e sinergica della stessa area protetta garantendo il coordinamento tra loro;
  • Individuare strumenti per la gestione, in forma associata, della Riserva in grado di favorire la promozione e valorizzazione delle aree ricadenti nei vari territori comunali, tenendo conto delle esperienze territoriali limitrofe;
  • Incentivare ed ampliare il collegamento tra Parco e Museo MAGMA che ha al suo interno la sezione dedicata al bosco ed ha sviluppato in questi anni ricerche di archivio con la Forestale.
  • Garantire la continuità tra territorio urbano ed extraurbano attraverso una pista ciclabile,  in grado di unire la foce della Gora delle Ferriere al parco di Montioni. Utilizzando la sentieristica preesistente (migliorata a livello di indicazioni e manutenzione) si possono valorizzare aspetti naturalistici e storico-culturali (come ad esempio il tracciato della vecchia Massa-Follonica). L’intesa tra i comuni consentirebbe contiguità con altri ambienti naturalistici come il Lago dell’Accesa o la Parchi val di Cornia. Il collegamento con la città può essere effettuato anche attraverso il sottopasso già esistente, rendendolo utilizzabile, di fronte alla Fattoria numero uno.
  • Realizzazione e miglioramento della cartellonistica e segnaletica con indicazioni puntuali per il raggiungimento delle aree di interesse della città a partire dalle zone sul mare.
  • Sviluppare la funzione turistico-ricreativa e storico-culturale anche tramite la valorizzazione del patrimonio edilizio esistente.
  • Miglioramento ed ampliamento della segnaletica per percorsi di cicloturismo e trekking.

Parco della Gora delle Ferriere

  • Costituzione di un consorzio dell’acqua (tra Regione e concessionari) che consenta al Comune di Follonica, attraverso una concessione minima, di mantenere un livello delle acque sufficiente al mantenimento e la tutela del contesto ambientale esistente.
  • Gestione naturalistica della vegetazione di sponda e controllo dei prelievi idrici abusivi e non. Si evidenzia la presenza di diverse specie di interesse naturalistico, anche inserite in allegati di convenzioni UE e liste rosse (es. Coenagrion mercuriale ed Anguilla europea).
  • Valorizzazione del tratto cittadino della Gora delle Ferriere attraverso la creazione di un parco (sono tra l’altro presenti specie protette come la bavosa di acqua dolce europea, la Cagnetta, l’Anguilla europea, molluschi e libellule rari). Il Parco sarà attrezzato con punti di sosta (panchine), piantumazione di flora decorativa lungo le soste e il percorso fino ad arrivare alla foce della Gora delle Ferriere.
  • Verrà creato un percorso naturalistico progressivo nei vari ambienti mediterranei: dalla foresta mediterranea sempreverde fino alla duna/spiaggia attraverso il filo conduttore dell’acqua, elemento chiave di Follonica. Il Parco della Gora apre molte possibilità alla valorizzazione naturalistica dell’intera area dell’Ex-Ilva e Parco Centrale come ad esempio la realizzazione di un Giardino delle Farfalle all’interno dell’ex Ilva. Si prevede anche la piantumazione di essenze vegetali mediterranee con annessi cartellini descrittivi, una sorta di continuum di percorsi naturalistici all’interno dell’area.

Area Costiera (in continuità con il Parco della Gora)

  • Creazione di un’oasi aperta al pubblico nella zona di duna e retroduna accanto al camping Taithi. Piccola zona umida con passerella che attraversa tutti gli ambienti ricreati ed esistenti. Possibile creazione di area faunistica per la riproduzione della testuggine palustre europea.
  • Promozione di eventi di pulizia pubblica delle Dune costiere.
  • Progetti di educazione ambientale sull’habitat artificiale delle barriere soffolte, come area di ripopolamento degli organismi marini.
  • Acquisizione del Parco di Ponente e di quello di Levante al patrimonio del Comune, per migliorarne la gestione e la manutenzione, portadoli grandualmente a far parte di un unico sistema Parchi, insieme a Montioni alla Gora ed a quello Centrale.

Gestione litorale e mare

  • Attrezzare la spiaggia libera con docce e altri servizi che la riqualifichino.
  • Elaborare un piano degli accessi a mare accessibili ed omogenei da un punto di vista strutturale.
  • Pulizia della spiaggia tutto l’anno.
  • Contiguità di gestione del Piano spiagge integrato
  • Ampliamento e miglioramento delle aree cani
  • Prosecuzione e gestione dei progetti Pelagos – Flag
  • Per quanto riguarda il litorale e le attività per migliorarlo, prendere atto del progetto presentato dagli stabilimenti balneari della zona sud del nostro litorale (dove è terminato l’intervento delle barriere soffolte)
  • Attivazione di un sistema di gavitelli fronte spiaggia, a distanza regolamentare, per attracco Yacht non a motore e favorire la creazione di servizio tender.
  • Spiaggia in concessione riservata ai cani. Uno stabilimento che sia completamente dedicato ai cani.
  • Bagni e docce pubbliche con personale (concessionate), nelle zone Ex Colonia Marina, Piccolo Mondo e Tony’s. Questo tipo di servizio diminuirà le tensioni già sperimentate tra i frequentatori della spiaggia libera ed i commercianti che danno i servizi di docce e bagni privati.
  • Sicurezza sulla spiaggia. Ha molto funzionato il gazebo della municipale, usato come deterrente ai venditori stabili della zona Salciaina. Il controllo deve essere esteso alle pinete antistanti al mare, che vengono usate come dormitorio, piazza di spaccio e magazzino per il materiale contraffatto.
  • Segnalazione della zona marina di Nursery nel tratto di mare davanti alla EX Colonia Marina, avviando progetti di controllo e progetti scientifici sostenuti dal Gruppo Ambiente LNI, coinvolgendo anche il diving della zona.
  • LAVORO
  • Ridefinire, creare e salvaguardare posti di lavoro nei bandi pubblici prevedendo:
  • Clausole sociali di salvaguardia a sostegno del lavoro stabile e di qualità
  • Conferma del divieto di utilizzare il massimo ribasso, già previsto dal codice degli appalti” per tutti gli appalti dove è prevista una percentuale di costo per manodopera che superi il 50% dell’importo contrattuale e soprattutto per i bandi riservati alle cooperative sociali.
    • continuità occupazionale
    • applicazione delle linee guida dell’ANAC per l’applicazione delle clausole sociali tramite la richiesta di un progetto di reimpiego del personale in servizio, altrimenti è causa di esclusione (a tutela del lavoro esistente).
    • Attivazione di convenzioni con attività riservate alle cooperative sociali come previsto dalla Legge 381 del 1991
  • SVILUPPO ECONOMICO

I temi principale e le relative criticità che emergono da un’analisi del territorio sono stati:

  • Politiche industriali-ambientali
  • interventi diretti e indiretti di salvaguardia del polo chimico e del polo siderurgico nei comuni di Scarlino e Piombino, cercando di andare sempre più progressivamente verso un rapporto ambiente – lavoro paritetico
  • Orientamento e formazione dei giovani nell’ambito di un collocamento lavorativo, tesi a diminuire la disoccupazione giovanile e/o aumentare la possibilità di placement locale.
  • Creazione di uno spazio pubblico di coworking per giovani professionisti
  • Formazione e ricollocazione degli adulti fuoriusciti dal lavoro, per diminuire la disoccupazione dei lavoratori fuoriusciti da sistemi industriali in crisi e/o non più ricollocati o ricollocabili.
  • Politiche tese a favorire l’insediamento e la valorizzazione di start-up
  • Radicazione di un modello sinergico tra ricerca universitaria ed industria teso a valorizzare la varietà di pensiero.
  • Viabilità dolce e mobilità sostenibile
  • Sistema fognario ed infrastrutture (manto stradale, recupero edifici, riqualificazione urbana, etc…)
  • Efficientamento energetico
  • Valorizzazione delle competenze applicando politiche del lavoro tese al riconoscimento della qualità dei professionisti e/o lavoratori in tutti gli ambiti, commerciali, manifatturiero ed industriali.
  • Lotta al lavoro nero totale e parziale

Proposte

  • Maggiore integrazione del ciclo Formazione-lavoro, sia per la formazione del ciclo di studi canonico dei giovani sia per la formazione degli adulti, creando sinergia tra il mercato del lavoro potenziale e l’offerta formativa (Maggiore coordinamento Formazione-Lavoro al fine di costituire un sistema virtuoso di ORIENTAMENTO che consenta una maggiore possibilità di placement sul territorio. Ricaduta socio-economica del ciclo formativo dei giovani che devono poter esprimere le proprie aspirazioni e potenzialità sul territorio. QUALIFICAZIONE degli operatori di settore e qualificazione del sistema lavoro. Politiche del lavoro incentivanti all’assunzione ed alla regolarizzazione dei collaboratori).
  • Facilitazioni per la creazione di startup, costruzione di un sistema pubblico-privato di sostegno alla nascita d’impresa.
  • Costituzione della commissione sviluppo economico per la creazione di una filiera socio-economica e di indirizzo alle politiche d’impresa.
  • Creazione dello sportello unico d’impresa che sia di assistenza, supporto alla programmazione e progettazione di impresa per accesso a finanziamenti pubblici ed orientamento per la costruzione di reti nazionali e/o internazionali. Un centro unico di ascolto ed accoglienza per le imprese all’interno della struttura comunale, anche attraverso una riorganizzazione degli uffici, valorizzando il personale e le professionalità esistenti in Comune.
  • Riorganizzazione e riassetto della struttura comunale.
  • Ampliamento dei posti letto attraverso una nuova pianificazione urbana; miglioramento del sistema di accoglienza; qualificazione dell’extra alberghiero attraverso certificazioni di qualità
  • Attivazione progetto PopUP (Progetto Regionale di supporto all’insediamento di attività commerciali gestiti da giovani e/o di artigianato di qualità) per consentire una progressiva vitalità commerciale in alcuni punti strategici della città: via Bicocchi, via Matteotti e via Litoranea.
  • Orientare le politiche al fine di favorire l’insediamento di attività produttive che occupino lavoro stabile, qualificato e di qualità.
  • Campagna di promozione territoriale per attrazione fondi di investimento imprenditoriali ed insediamenti industriali nel settore delle nuove tecnologie e del manifatturiero
  • Attivazione di un fondo di rotazione locale per giovani, ed un fondo di garanzia per le aziende ricettive

Una città come Follonica, un comprensorio come quello delle colline metaliffere e della val di cornia non possono fare a meno di uno sviluppo integrato in cui il manifatturiero continui ad avere la sua importanza. Non solo nei settori tradizionali che hanno avuto impatti ambientali significativi ma nel campo del controllo ambientali, dei servizi ambientali, nell’economia circolare, della trasformazione agroalimentare e nell’innovazione tecnologica la missione è chiara, presente e un dato da consolidare per una occupazione buona e stabile.

Sul manifatturiero la Regione Toscana è la seconda regione italiana per capacità di attrazione di investimenti, vogliamo utilizzare questa capacità anche per lo sviluppo del nostro territorio.

Abbiamo la presenza di imprese importanti legate all’innovazione teconologica ed intorno a questo tipo di impresa vogliamo creare sviluppo, per questo chiediamo alla Regione Toscana la possibilità di realizzare a Follonica un polo per le tecnologie avanzate che veda la collaborazione pubblico/privato, potenziando la presenza della Scuola Normale di Pisa per la ricerca e per valorizzare le nostre imprese innovative e presenti sui mercati internazionali.

In questo modo potrebbero essere attivate start up innovative negli ambiti delle tecnologie digitali, potrebbero essere sostenute imprese di produzione e servizi che intendono attivare processi di trasformazione digitale dei loro sistemi produttivi.

Necessità di attivare uno sportello di ricerca di finanziamenti europei, statali e regionali sia per i progetti degli enti pubblici che a sostegno di progetti delle imprese.

Possiamo prevedere uno stanziamento di poche decine di migliaia di euro in voucher per i soggetti non coperti dalla programmazione regionale che siano erogati in convenzione dall’agenzia regionale ARTI che ora gestisce i centri per l’impiego.

Obiettivi:

Settore Turismo: Incrementare le attività, elevare l’offerta, aumentare la qualificazione degli operatori e dei professionisti nel settore, aumentare i servizi.

Politiche di accoglienza e promozione in ambito territoriale attraverso il consolidamento dell’attività dell’Ambito, già costituito tra 8 comuni.

Concertare utilizzo (almeno in parte) della tassa di soggiorno incamerata.

Costruzione dello strumento di gestione dell’ambito territoriale turistico per l’erogazione di servizi.

Maggiore qualificazione dei servizi di accolgienza.

Settore Industria-Artigianato-Commercio: Incremento delle attività produttive; elevare rete di scambio tra impresa e territorio (efficientamento energetico, impresa ecosostenibile); aumentare le possibilità di placement in lavori altamente qualificanti; aumentare il processo di integrazione formazione-lavoro; valorizzare le produzioni agroalimentari di Ambito anche attraverso lo sviluppo di una rete di vendita e commercializzazione internazionale; sviluppare relazioni tra ricerca ed impresa; favorire il modello del retail e del commercio di qualità attraverso l’utilizzo della bottega di vicinato; modificare i flussi e le modalità di utilizzo della città (piano della mobilità); codificare e pianificare modelli commerciali temporanei per valorizzare quelli permanenti. Tavolo permanente di confronto con le Imprese del manifatturiero, attrazione investimenti, servizio accompagnamento alle imprese.

Valorizzazione e riqualificazione del Mercato Coperto.

Per quanto attiene ulteriori iniziative riguardanti il Commercio e l’incentivazione al recupero del centro città per attività commerciali e professionisti si prevede di:  

  • favorire e rimodulare un nuovo piano per il commercio, che rilanci e sia di supporto all’insediamento e la valorizzazione delle attività nell’area centrale e urbana della città, anche attraverso sistemi di incentivazione e di supporto;
  • chiudere periodicamente l’intero perimetro dell’area centrale di Follonica attraverso la creazione di eventi mirati, favorendo una permanenza prolungata nell’area e senza traffico;
  • analizzare il flusso che porta professionisti ed attività commerciali verso la zona industriale e rimodulare un progetto che consenta più insediamenti artigianali/industriali e riportare le attività puramente commerciali o gli studi professionali nell’area centrale della città.

Settore Sviluppo Urbano: concludere recupero dell’Area ex Ilva ricongiungendola al tessuto cittadino; ripensare il modello città riqualificando le aree migliorando l’assetto architettonico e l’utilizzo degli edifici; evitare ulteriore consumo di territorio; orientare le dinamiche verso la costituzione di una coscienza cittadina green, ripensare l’intero sistema della mobilità; attivare sistemi di attività economica all’interno dell’area ex Ilva/Parco Centrale (ex scuderie) per favorire una pedonalizzazione longitudinale della città; completare e rendere totalmente fruibile il lungomare.

  • Valorizzazione del territorio – definitivo recupero area ex Ilva

Proseguire nel progetto di valorizzazione dell’Ex Ilva con il recupero degli spazi ancora non utilizzati e l’utilizzo della Fonderia 1 come incubatore cultura-impresa-sviluppo (cfr. atti convegno Cultura del 15 marzo con relative esperienze analoghe sviluppate altrove).

Il recupero dell’area ex Ilva (ad oggi solo iniziato) deve procedere ed essere prioritario per la riqualificazione della città e della sua vivibilità. Di più, il parco centrale trova la sua occasione di valorizzazione solo se “agganciato” all’area ex Ilva ed al territorio. In modo estremamente sintetico ecco un possibile percorso, fatto di strategie a medio – lungo termine e di operazioni da attivare subito.

  1. Il Programma di valorizzazione deve comprendere: residenze, economia (artigianato artistico, e start up innovative), studi professionali, il commercio (parte coincidente con le “botteghe”, parte legato al territorio), cultura. Valorizzare la ricettività attraverso la realizzazione dell’Ostello (di qualità per i servizi offerti) e proseguire con la finalizzazione del Giardino del Granduca (botanico e per orti “sociali”).
  2. Valorizzazione e costruzione di possibili rapporti con i privati (giuridici ed economici, ecc.) e le forme possibili di gestione.
  3. Iniziare le manutenzioni urgenti (tetto della torre dell’Orologio, recupero dell’ex sede di RDF e centralina elettrica, torre dell’Acqua).
  4. L’Ex Ilva deve essere vissuta ed aperta: giù buona parte dei muri di cinta, percorso pedonale – ciclabile dal Cancello monumentale fino al varco da aprire (Parco Rimembranza), ponte e quindi area del Mercato e Parco Centrale. Rendere agibile lo spazio verde centrale – curare il decoro delle parti recuperate – posteggi per le biciclette – colonnine ricarica veicoli elettrici – organizzare iniziative ed eventi – creazione del Parco della Gora, quale naturale prosecuzione dal Parco Centrale fino a Senzuno (cfr. capitolo Ambiente/Territorio).
  5. Attivare la progettazione dei vuoti all’interno dell’area (Piazza, area di sosta e Parco Urbano).
  6. Ragionare sulla questione parcheggi (in prospettiva decisamente ridotti), verificando con attenzione l’ipotesi interrata (anche un solo piano).
  7. Definizione di un piano di sviluppo con l’Università. Possibile non ragionare e promuovere il rapporto con il territorio (proprio sulle produzioni agricole e vinicole con la riscoperta, salvaguardia e valorizzazione di prodotti tipici, sulle tecniche di coltivazione a basso impatto ambientale; i beni culturali; l’economia blu – non c’è rapporto con le imprese, le scuole superiori della Provincia.
  8. La Fonderia 1 ridefinizione del suo ruolo quale accesso privilegiato all’area e soprattutto come incubatore di nuove imprese e creazione lavoro attraverso progetti di start up che potranno insediarsi e creare ricchezza sul territorio. Ipotesi di identificazione di una figura di Project City Manager e dello strumento di gestione (cfr. esperienze presentate al convegno del 15 marzo Cultura Comunità Lavoro) per lo sviluppo di un porogetto produttivo rivolto ai giovani e ad iniziative produttive di valorizzazione del territorio.
  9. Valutare la dismissione dell’attuale sede del Comune (eliminando l’edificio) per spostarla all’interno dell’area Ex Ilva e ricostituire il nucleo primario della piazza urbana tradizionale, con l’edificio della Pubblica Amministrazione e la Chiesa che si affacciano su di essa.
  10. Elinare parte del muro di recinzione dell’area Ex Ilva, per ampliarne la fruibilità e soprattutto la permeabilità interna e esterna.
  1. “Dare” al Parco centrale il connotato anche di giardino botanico, (trasformata in alboreto delle specie tipiche maremmane con pannelli informativi) e proseguire verso l’arena spettacoli (terrazzata, se necessario, e piantumata a “giardino degli odori”), per giungere all’area verde tra la Gora delle Ferriere e Viale Europa, organizzata per zone rappresentative dei diversi habitat della nostra terra (macchia, coste rocciose, castagni, querce e sughere, ambienti palustri, ecc.), con i riferimenti didattici e geografici per capire dove vedere gli ambienti ricostruiti (Parco di Montioni, Parco della Maremma, Parco della Sterpaia, ecc.). Individuare la possibilità di creare un centro per la ricerca delle specie e per la loro manutenzione, in modo da mantenere il Parco Centrale e il parco della Gora, che lega l’Ilva al resto del tessuto urbano (le scuderie potrebbero essere uno spazio ibrido in parte destinato a questa gestione verde e in parte a servizi pubblici tipo bar.. etc).

L’ex Ilva/Parco Centrale devono diventare la porta principale per la visita e la comprensione del territorio, contribuendo a rilanciare e dare valore ai soldi pubblici spesi dai vari Comuni (Teatro delle Rocce, Ex Miniera di Ravi-Marchi, le Fonderie ed il Museo del Ferro, ecc.).

il Parco Centrale torna ad essere inteso come area in cui sono comprese l’ex Ilva, l’area mercatale, il parco della rimembranza, ecc.

  • PRIORITA’ DI INTERVENTO SUI QUARTIERI

Le aree dove sarebbe interessante definire nuove ed importanti azioni e che siano credibili sono:

Lanciare concorsi di idee per realizzare di progetti per via bicocchi, via litoranea e lungomare.

Incentivi per la riqualificazione degli edifici urbani (Senzuno, …)

  • Senzuno
  • Progettazione e riqualificazione area di Senzuno, con la parte di progettazione già finanziato.
  • Circolo Cala Violina: sistemazione a terra dei servizi
  • Progetto della foce della Gora per la sistemazione e la messa in sicurezza dell’ambiente
  • Bonifica dell’area del depuratore e spostamento della scuola elementare.
  • Pratoranieri/Lungomare
  • Progettazione di tutto il lungomare da realizzare a stralci, ma progetto complessivo, sistemazione servizi igienici come quelli che sono nelle due pinete ponente e levante (non più sebac). Migliorare la qualità del mercatino.
  • Attivazione servizi e riqualificazione lungomare (vedi sopra)
  • 167 OVEST/ Campi Alti
  • completamento arredi campetto
  • Acquisizione del fondo commerciale da parte della ASL per la realizzazione di un polo socio-sanitario.
  • Ripristino sottopasso pedonale via Galimberti/Fosse Ardeatine.
  • 167 EST/Cassarello
  • Riqualificazione dell’argine della Gora ed attivazione del Parco
  • Progetto di risistemazione del sistema idrico locale (fogne ed acque chiare)
  • Incarico ad ARPAT per analisi approfondita sullo stato di inquinamento dell’aria.
  • Dopo aver risolto il caso dell’S2O, ulteriori approfondimenti sullo stato degli odori, per ricercare l’origine del problema e procedere alla risoluzione rapida e definitiva del problema
  • Costruzione 30 alloggi di housing sociale (area ex pomodorificio)
  • Sistemazione del parcheggio delle cannelline con passaggio ciclopedonale all’area Parco Centrale/Polo scolastico
  • Salciaina
  • Attivazione del bando per la sistemazione idraulica (fogne ed acque chiare)
  • Si promuove lo sviluppo di interventi tesi alla riduzione del rischio idraulico nel bacino fiume pecora da realizzare nelle zone “a mare” lato confine comune di Scarlino. Nel particolare tra gli interventi più rilevanti ci sono la realizzazione di un Canale di gronda per miglioramento delle condizioni idrauliche di Salciaina e la nuova sistemazione idraulica del Fosso del Fico per convogliarlo a mare mediante il Canale Solmine.
  • Attivazione di un concorso di idee per la riqualificazione di via Santini e Via Litoranea.
  • Attivazione del progetto PopUP per l’insediamento di nuove attività commerciali
  • Centro/Chiesa
  • Attivazione di un bando per la Riqualificazione di via Colombo e Piazza del Mercato Coperto (con parziel recupero del concorso di idee già attivato)
  • Attivazione di un concorso d’idee per la riprogettazione di via Bicocchi ed attivazione del progetto PopUP per l’insediamento di nuove attività commerciali sia su via Bicocchi che via Matteotti.
  • San Luigi / Capannino / Corti Nuove
  • Attivazione del progetto Parco dello Sport nell’area intorno al Palagolfo, coinvolgendo le strutture sportive e gli spazi esterni.
  • Sistemazione parcheggio piscina
  • Costruzione di una nuova palestra
  • Costruzione delle barriere antirumore lungo il percorso ferroviario cittadino
  • Zona Industriale
  • Monitoraggio ed incentivazione per lo smaltimento di coperture in amianto.
  • Favorire l’insediamento di nuove attività manifatturiere e altamente specializzate nei settori più innovativi.
  • Revisione sistema fognario e miglioramento della sicurezza stradale.
  • Valorizzazione dell’idendità industriale e creativa dell’area e recupero delle attività commerciali e studi professionali verso l’area urbana della città.
  • Zona rurale e Palazzi
  • Valutazione di soluzioni per favorire l’approvvigionamento idrico.
  • SISTEMA RICETTIVO
  • Mantenere / migliorare “bonus” interventi su alberghi esistenti (sia per migliorie funzionali, sia per aumento posti letto).
  • Favorire B&B, Cav, Rta nel tessuto urbano e Pratoranieri / Salciaina – Cassarello.
  • Favorire la promozione e diffusione di un nuovo target turistico sulla base dei nuovi insediamenti nell’area nord della città
  • Contemporaneamente, produrre le azioni sui versanti della promozione, della “mobilità turistica” (coinvolgendo gli operatori del settore ed il TPL), della selezione degli eventi ecc. (occasione per affermare un principio: gli strumenti urbanistici sono uno degli aspetti della complessiva strategia di rilancio, economico e sociale, del territorio; contemporaneamente, vanno messe in campo idee, strumenti ed iniziative).
  • Favorire ed agevolare la regolarizzazione degli affitti brevi delle rotazioni turistiche, andando fino ad interventi di attivazione di una certificazione di qualità.
  • MOBILITA’-INFRASTRUTTURE
  • Prevedere un Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile (PUMS) integrato e sovracomunale che permetta un collegamento sicuro fra i comuni della zona nord della provincia di Grosseto e Follonica e fra Follonica e i comuni della Val di Cornia.
  • Pensare a un Piano per la Mobilità Sostenibile in riferimento al nuovo polo scolastico e non solo.
  • Dotarsi di una segnaletica che tenga conto non solo delle auto, ma anche dei pedoni e dei ciclisti e che segnali i tempi di percorrenza con bici o a piedi verso i punti di interesse;
  • Prevedere una segnaletica che informi i cittadini sul riempimento delle aree parcheggio, in modo da evitare che, soprattutto in estate, ci sia un aumento consistente del traffico in centro legato all’abitudine di voler trovare parcheggio a tutti i costi;
  • Attivazione di un sistema informativo (segnaletica, avvisi, ecc.), TPL (navette, il “trenino”), modi diversi di uso dei mezzi.
  • Incentivare il cicloturismo pensando e realizzando stazioni di manutenzione per le biciclette dislocate in prossimità dei punti di interesse.
  • Disegnare un percorso ciclabile sicuro che colleghi l’abitato di Follonica al Parco di Montioni.
  • Prevedere incentivi per l’acquisto di biciclette a pedalata assistita
  • Avviare, non appena sarà definito il vincitore della gara regionale per il trasporto pubblico locale, un tavolo di confronto per realizzare quanto già chiesto in sede di gara e cioè la sostituzione dell’attuale flotta di autobus urbani con autobus più piccoli e possibilmente ibridi o elettrici e la revisione degli orari in modo da permettere l’utilizzo dei mezzi pubblici per l’ingresso e l’uscita da scuola.
  • Prevedere navette di collegamento con gli impianti sportivi laddove non fosse possibile usufruire del tpl.
  • Prevedere e realizzare un piano di abbattimento delle barriere architettoniche in città “Piano della mobilità per persone con disabilità”
  • Introduzione della figura del mobility manager nella struttura comunale e del mobility manager nelle scuole
  • Individuazione dei punti critici ed indagine sui flussi.
  • Sistema dei parcheggi e sistema delle ciclabili, attraverso un disegno unitario, da realizzarsi a step, che infrastrutturi in modo nuovo e contemporaneo tutta la città – Aree periferiche in prossimità degli accessi alla città per park di scambio. Su questo punto dei parcheggi scambiatori verdi con caratteristiche particolari: fondo drenante, piante prevedere essenze che non danno allergie, dotate di giochi per bambini, aree per cani, ovvero tutta una serie di servi per non renderle delle zone sotto il sole e con il cemento. Devono essere punti collegati con il resto della città con bike sharing, trenino ecc. da prevedere sicuramente in zona Salciaina ed eventualmente anche aquapark – Palagolafo
  • Rivedere il collegamento tra Capannino o zona artigianale e Cassarello (superamento Gora).
  • Piazza della stazione. Valorizzazione della Piazza, riqualificazione del giardinetto, dei marciapiedi e parcheggio per auto (propongo solo carico scarico), pensilina per i taxi, punto informazione turistico, utilizzato anche come punto per le segnalazioni di ordine pubblico. Spostare la fermata dei bus dietro alla stazione, mentre manterrei i taxi davanti alla stazione, anche perché svolgono servizio pubblico di assistenza e vigilanza.
  • Cartellonistica e abbellimento degli accessi alla città e segnalazione dei parcheggi.
  • Accesso ciclopedonale all’area picnic Martellino (per rendere sicuro l’arrivo all’area anche in bici). Sfruttare ad esempio sottopasso di Santa Corinna.
  1. CULTURA

Con la nuova e ampliata definizione di Industrie Culturali e Creative, introdotta dall’Unione Europea, cambia l’idea di cultura, di beni e attività culturali. Si coinvolgono in maniera sempre più ampia aree di competenza diverse: il welfare, l’organizzazione della città , la mobilità, la comunità migrante, la coesione sociale, la scuola e l’istruzione, la rigenerazione, l’attrattività e il turismo. Ecco che l’intreccio di queste aree si è concretizzato nella contaminazione tra i settori della cultura, dell’educazione e istruzione, nonché della rigenerazione urbana. Con questa visione abbiamo intrapreso il lavoro dei 5 anni passati con le deleghe di Sviluppo delle Politiche Culturali, Istruzione, Ex Ilva e Parco Centrale, cercando di dare senso ai grandi investimenti pubblici avviati nel decennio precedente e facendo sì che questi diventassero i driver di sviluppo per la città ma anche per un territorio intero. Oggi diventa indispensabile inserire i piani di sviluppo culturali all’interno dei piani strategici di sviluppo di città e di territori. Il piano strategico è un documento programmatico che disegna le tappe di sviluppo di una città e del suo territorio, attraverso un metodo e un processo finalizzati ad aggregare e coinvolgere tutta la comunità locale in una riflessione sul proprio futuro e sulle azioni e i progetti per realizzarlo. L’obiettivo principale è quello di costruire in modo condiviso il futuro della città. La cultura è quindi lo strumento indicato per veicolare questo processo.

Dall’industria pesante si è gradualmente passati a quella dei servizi e del turismo, e se fino a un decennio fa questo bastava al benessere diffuso, oggi chiaramente si parla di una risorsa che va rigenerata. Ecco allora che il motore di rinascita di molte realtà simili alla nostra viene alimentato da una strategia di sviluppo a base culturale. Lo sviluppo delle politiche culturali dimostra che si favoriscono le condizioni per una comunità preparata, consapevole e aperta. Abbiamo puntato sempre molto in alto nelle politiche culturali di questi 5 anni chiamando le più influenti e innovative figure del panorama nazionale e internazionale quali ‘formatori’  per le diverse coscienze collettive presenti nel nostro tessuto sociale.

Il Teatro ha generato un valore sia sociale che economico importante, è stato concepito con un modello ibrido dove la gestione pubblica si intreccia con quella privata per quanto riguarda i servizi, e dove la direzione artistica di altissimo livello si è continuamente confrontata con le volontà politiche e con quelle della comunità di riferimento. Questo modello è frutto di un lavoro di consapevolezza, basato sul valore delle persone, delle loro competenze e sulla passione che riversano nel proprio lavoro. E’ un modello che andrà implementato con la presenza di periodiche residenze che possano coinvolgere alcuni dei settori strategici della nostra città (la danza, il teatro di maschera e il carnevale, il teatro sociale etc..) perché si arricchisca la formazione, il coinvolgimento del pubblico e la sua educazione.

Il Museo MAGMA e la Pinacoteca Civica. Questi luoghi hanno mantenuto alto il valore delle proposte e delle ricerche che negli anni hanno saputo collocare Follonica al centro di un bacino di interesse sia in ambito storico che di arte contemporanea. Abbiamo tuttavia maturato la convinzione che il modello adottato per il teatro possa trovare una interessante declinazione anche per i musei civici che hanno una complessità di azioni da mettere in campo. La Regione Toscana ci attribuisce un ruolo strategico nella visione complessiva della cultura e in particolare di quella destinata allo studio e valorizzazione del mondo dell’impresa e del lavoro. Il museo MAGMA nel 2015 ha ottenuto il premio DASA come miglior museo europeo a tema lavoro, la Regione ci ha poi riconosciuto la Rilevanza Regionale e il ruolo di capofila nella valorizzazione degli Archivi di Impresa prima del territorio e in futuro dell’intera Regione. Sarà quindi indispensabile affiancare al lavoro dell’ufficio cultura, figure in grado di coordinare, programmare e restituire un lavoro così complesso. La valorizzazione delle ricerche diventerà così motivo per nuove iniziative culturali sia di carattere locale che nazionale (legame con il POLO del 900 di Torino), nuovi rapporti di partnership, e di protocolli di intesa che creino un rete di relazioni e connessioni strategiche non solo per la nostra città ma per un territorio intero. Il MAGMA dovrà svolgere sempre di più il ruolo di collettore tra la memoria del lavoro passato e quella di sviluppo futuro. Sono in corso di definizione ricerche per l’avvio di un FAB LAB,  che si connetta con l’istituto superiore di Follonica negli indirizzi di Scientifico e Scienze Applicate per la creazione di laboratori di sperimentazione e di ricerca. E’ in via di ultimazione il progetto del MADI, Magazzino delle Idee, che dovrà occuparsi dello sviluppo delle competenze creative attraverso laboratori digitali ma anche laboratori concreti di produzione di piccoli oggetti o elementi di arredo per l’area ex Ilva. Tutto questo fermento innovativo deve ruotare attorno al museo che racconta le origini della nostra storia, perché solo conoscendo le proprie radici se ne alimentano di nuove per il futuro.

 La pinacoteca Civica, dovrà dotarsi di un re-stiling esterno che la identifichi come luogo deputato al contemporaneo e ‘porta’ di accesso alle strutture culturali contenute nell’area Ilva, dovrà quindi avere una direzione scientifica congiunta ma specifica con il museo MAGMA con il quale costituisce il complesso dei Musei Civici della città.

La Biblioteca è un luogo molto amato dalla città, è lo spazio che porta ogni giorno decine di studenti di ogni età a vivere nell’area ex Ilva. E’ quindi cambiata la sua funzione da biblioteca di consultazione a biblioteca di studio. Questo passaggio è per noi fondamentale perché potrà rappresentare la sfida per il prossimo quinquennio: valorizzare la parte storica e di ricerca collegandola all’incremento del Centro di Documentazione del MAGMA investito dal progetto di valorizzazione degli archivi, ma dovrà altresì continuare nel lavoro di divulgazione, educazione e invito alla lettura che ha promosso in questi anni grazie alle numerose iniziative pubbliche, nonché aprirsi ad un nuovo progetto di biblioteca pubblica capace di ospitare i ragazzi per lo studio. Spazi così ibridi e aperti diventano strategici per lo sviluppo dei luoghi e l’area ex Ilva ha bisogno di situazioni di questi tipo. Sarà quindi incrementato e arredato il giardino retrostante la biblioteca e indicato come Giardino delle letture, garantendo la copertura wi-fi e la sistemazione di sedute e di tavoli che consentano lo studio all’aria aperta. Dovrà essere concepita la realizzazione di un piccolo spazio ristoro tra il MADI e la Biblioteca che consenta il prolungamento della sosta dei studenti e pubblico della biblioteca. Sarà forse indispensabile ragionare anche su nuove forme di gestione che prevedano la creazione di un bando di gara per assegnare i servizi di prestito e di guardiania della biblioteca, considerato che il personale addetto si avvicina all’età pensionabile, e che crediamo molto nello sviluppo di questo luogo in relazione al vicino Museo.

Tutti i progetti legati allo sviluppo delle politiche culturali saranno orientati a coinvolgere maggiormente il settore delle politiche giovanili. Se in questi 5 anni abbiamo avviato la fase di innesco adesso sarà nostra cura dedicarsi a quella di innesto. La varietà che i servizi culturali esprimono ci permette di ragionare sulla concreta possibilità di attivare nuovi posti di lavoro nei servizi della biblioteca, del museo, della ricerca, dell’innovazione, della creatività e del teatro attivando una mobilità sociale davvero importante. Se a questa si associa l’impegno con il mondo privato e imprenditoriale per il recupero degli edifici restanti all’interno dell’area ex Ilva con la finalità di diventare servizi di qualità complementari allo sviluppo culturale di biblioteca, museo, teatro e centro di ricerca, allora la valorizzazione di questo complesso storico-archeologico sarà davvero concreta.

  1. SPORT TEMPO LIBERO ED AGGREGAZIONE
  2. Follonica città dello Sport: Continuare nell’attrazione di eventi e manifestazioni sprotive (soprattuto fuori dalla stagione Balneare). Favovire una programmazione annuale degli eventi, strutturando un meccanismo di raccordo e coordinamento tra Comune, società sportive, assocazione albergatori, ristoratori e associazionismo cittadino. In questi anni le manifestazioni sportive hanno rappresentato un volano turistico importante (presenze, visbilità, promozione del territorio). Vogliamo continuare a crescere in questa direzione, lavorando anche in collaboraizone con gli altri Comuni (Ambito turistico Maremma nord)
  3. Infrastrutture e impianti sportivi: Investire sulla riqualificazione del Palagolfo. Oltre al progetto presentato al Ministero e in Regione per il rifacimento delle coperture e degli infissi (efficentimento energetico), vogliamo fare di più. Investire sull’area per farla diventare un vero e prorpio parco dello sport, valorizzando le parti verdi perchè, oltre ad una nuova palestra da realizzare importante nell’economia degli spazi sportivi, possa essere vissuto quel luogo in continuità con l’area del Parco Centrale, come spazio di ritrovo, di incontro, di divertimento, di gioco e sport informale.
  4. Continuare a far crescere il movimento sportivo cittadino, sostenendo lo sport di base, come luogo di crescita ed eduzione delle giovani generazioni. Questo anche attraverso l’impegno che deve continuare nella manutenzione straordinaria e riqualificazione degli impianti sportivi cittadini, in taluni casi già importata e programmata anche intercettando risorse regionali, statali ed europee (tennis, minigolf, calcio, polo nautico, piscina)
  5. Realizzazione spazio sagre attrezzato e funzionale presso area Palagolfo
  1. EDILIZIA e PATRIMONIO
  2. Necessità di creare disponibilità per alloggi ERP (circa 30 – 40 oltre le attuali disponibilità) e di residenza (con obiettivi reddito, giovani coppie – 100/120 oltre quanto in programma) attraverso housing, edilizia convenzionata, accordi con privati (Costruzione di un sistema pubblico-privato di sostegno al reperimento della prima casa (affitti, acquisti) per quelle fasce di persone che non hanno i requisiti per l’accesso alle case popolari e non hanno nemmeno la capacità economica di reperire casa sul mercato.)
  3. Costruzione di reti per l’accesso a fondi nazionali ed internazionali per la riqualificazione delle aree (Area Colonia Marina, Area Falusi, IPSIA, etc…)
  4. Mantenere “bonus” interventi di recupero.  (sgravi oneri di urbanizzazione soprattutto per recuperi con risparmio energetico)
  5. Verificare nel tessuto urbano possibili aumenti di volume
  6. IPPODROMO: la possibilità del ritorno diretto al patrimonio comunale delle foresterie dell’ippodromo ci spinge ad una discussione approfondita sul futuro degli immobili e dell’ippodromo stesso. La convenzione tra il Comune ed il gestore potrebbe essere modificata nell’ottica di ampliare le funzioni d’uso dell’impianto, mentenendo la centralità dell’impiantistica sportiva, ma non limitata alla sola attività equestre. Le foresterie sono strutture che potrebbero passare attraverso una variazione di destinazione d’usop e potrebbero essere trasformate in abitazioni civili destinate a soluzioni di emergenza abitativa. Un’altra parte degli alloggi potrebbe essere alienata e un’altra parte potrebbe essere destinata alla sua funzione originaria di strutture a servizio dell’ippodromo.
  1. SICUREZZA
  2. Sviluppare i temi relativi alla Sicurezza del Territorio: applicare in modo virtuoso la legge sul Controllo di Vicinato (cfr. Emilia Romagna o lucchesia) importando le esperienze più virtuose di altri comuni e cercando di creare i gruppi di vicinato come condivisione di comunità che cura il proprio territorio;
  3. Rivitalizzazione, riqualificazione e recupero delle zone più “in ombra” della città, perché sicurezza vuol dire prima di tutto creare “zone vive”
  4. Commissariato di P.S
  5. Sviluppo sinergie con forze dell’ordine presenti sul territorio portando avanti quanto già fatto dalla precedente amministrazione.
  6. (Progetto lotta alla contraffazione, creazione Gruppo di Lavoro della Polizia Municipale e coordinamento con gli operatori del lungomare e della spiaggia.)
  7. lotta alla contraffazione e allo sfruttamento della mano d’opera anche attraverso  la lotta all’uso improprio del patrimonio immobiliare privato.
  8. Interpretare la sicurezza come sistema virtuoso di protezione collettiva e cura civile.
  1. PARI OPPORTUNITA’
  • Ripensare il tema delle “pari opportunità” nella prassi quotidiana della vita cittadina
  • Una nuova Commissione PO che, sulla base dell’esperienza virtuosa dell’Emilia Romagna, diventi Commissione per la parità e per i diritti delle persone.
  • Introduzione del Bilancio di Genere e di politiche legate alla conciliazione dei tempi lavoro- famiglia anche nella struttura comunale
  1. CARNEVALE
  2. COSTRUZIONE DELLA CITTADELLA DEL CARNEVALE: si procederà a dare avvio alla procedura per la costruzione della cittadella del Carnevale in area Mezzaluna, con la previsione della costruzione di 13 capannoni. La realizzazione della cittadella porterà ad una progressiva costruzione di un progetto di impresa del Carnevale, che visti i continui successi e la continua crescita in questi ultimi anni, sarà volano importante per destagionalizzare e portare turismo a Follonica.
  3. L’amministrazione si impegna a supportare il progetto Carnevale, oltre che con la struttura, dando supporto per una espansione dell’intero evento, stimolando la realizzazione di eventuali sfilate in notturna e feste in costume già dal sabato sera.
  4. L’ambito turistico sosterrà il progetto attraverso la costruzioni di pacchetti soggiorno per WE nella città del golfo nei giorni dei corsi mascherati.

Analisi demografica

Popolazione residente e densità abitativa (valori assoluti, popolazione al 1° gennaio 2016)

Area Popolazione residente Estensione territoriale (km2) Densità abitativa (abitanti per km2)
Follonica 21.605 56,02 385,7

Nel comune di Follonica si rileva una più alta quota di popolazione femminile (52,9%), un valore di poco superiore a quello provinciale (52,0%), regionale (51,9%) e nazionale (51,4%).

Con riferimento alla nazionalità, si rileva che l’incidenza dei residenti stranieri nel comune di Follonica è pari all’8,4%, inferiore al valore osservato a livello provinciale (9,9%) e regionale (10,6%). La struttura per classe di età rileva una quota di popolazione anziana (65 anni e oltre) pari al 29,0% (6.262 unità), un valore al di sopra della media provinciale (26,7%) e regionale (24,9%). Per contro un valore inferiore si registra per i giovani under 30 che rappresentano il 23,6% (5.099 unità) della popolazione residente nel comune di Follonica.

CRITICITÀ: si evidenzia una diminuzione progressiva di popolazione, soprattutto nelle fasce d’età più giovani non compensata dall’incremento di residenti stranieri.

Istruzione (rilevazione della criticità del tasso di abbandono scolastico e valutazioni sil placement)

Secondo i dati dell’ultimo Censimento Istat (2011), il 30,1% della popolazione residente nel comune di Follonica possiede al massimo una licenza elementare, una quota di poco inferiore alla media provinciale (31,2%) e in linea con la media regionale (30,1%). Tra questi si rileva, inoltre, che il 7,3% non possiede nessun titolo di studio. Di contro il 29,1% della popolazione possiede la licenza media e il 10,1% un titolo di laurea; un valore, quest’ultimo, poco al di sopra della media provinciale (9,7%) e inferiore a quella regionale (11,1%).

Relativamente al tasso di abbandono scolastico, si rileva che al 2014 (ultimo dato disponibile) il 13,8% di giovani (18-24 anni) possiede al massimo la licenza media, non frequenta altri corsi scolastici e non svolge attività formative; una quota inferiore al dato osservato a livello nazionale (15,0%).

L’analisi di lungo periodo evidenzia una riduzione nel tempo dei giovani che abbandonano prematuramente gli studi: tra il 2005 e il 2014 il tasso di abbandono scolastico passa infatti dal 16,7% del 2005 al 13,8% nel 2014. Nel complesso, la dinamica rilevata in Toscana riflette quanto osservato a livello nazionale; tuttavia, in Toscana si registrano livelli inferiori di abbandono scolastico rispetto al dato medio nazionale.

Analisi delle condizioni occupazionali ed economico-produttive

Principali indicatori del mercato del lavoro

Secondo i dati dell’ultimo Censimento Istat (2011), il tasso di disoccupazione nel comune di Follonica è pari al 9,5%, superiore al dato provinciale (7,5%) e al dato regionale (8,1%).

Anche con riferimento alla fascia di popolazione più giovane (15-24 anni), il comune di Follonica registra il tasso di disoccupazione maggiore, pari al 33,5%, significativamente più elevato rispetto alla media provinciale (25,1%) e regionale (27,2%).

Principali indicatori del mercato del lavoro (valori %, popolazione di 15 anni e oltre, anno 2011)

Area Tasso di occupazione Tasso di attività Tasso di disoccupazione Tasso di disoccupazione giovanile (popolazione 15-24 anni)
Follonica 41,9 46,3 9,5 33,5
Provincia di Grosseto 45,6 49,3 7,5 25,1

Struttura e dinamica delle imprese

Dai dati Istat dell’ultimo Censimento dell’Industria e dei Servizi (2011), nel comune di Follonica si contano 2.418 unità locali – il 10,8% del totale provinciale – che impiegano 6.243 addetti, con una dimensione media di 2,6 addetti per unità locale. Nel dettaglio, Follonica – tra i comuni della provincia di Grosseto presi in esame – registra la quota maggiore di occupati, con un valore pari al 9,7% del totale occupati provinciale.

Unità locali, addetti e dimensione media delle unità locali (valori assoluti e incidenze %, anno 2001)

Area Unità locali % Addetti % Dimensione media
Follonica 2.418 10,8 6.243 9,7 2,6
Castiglione della Pescaia 1.069 4,8 2.290 3,6 2,1
Gavorrano 569 2,5 1.319 2,1 2,3
Massa Marittima 684 3,1 2.086 3,2 3,0
Scarlino 390 1,7 1.854 2,9 4,8

Considerando i settori di attività economica, si osserva che nel comune di Follonica il settore più rilevante in termini occupazionali è quello del Commercio all’ingrosso e al dettaglio e riparazione di autoveicoli e motocicli, che assorbe un quarto (25,6%) del totale addetti; segue il settore delle Costruzioni con l’11,2% di occupati e le Attività dei servizi di alloggio e ristorazione con il 9,7% del totale addetti.

Addetti delle unità locali per settore di attività economica a Follonica e nella provincia di Grosseto (valori % sul totale, anno 2011. Classificazione Ateco 2007)

Settori Follonica Toscana
Agricoltura, silvicoltura e pesca 0,5 0,3
Estrazione di minerali da cave e miniere 0,5 0,2
Attività manifatturiere 8,1 21,2
Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata 0,4 0,4
Fornitura di acqua, reti fognarie, attività di gestione dei rifiuti e risanamento 1,8 0,9
Costruzioni 11,2 8,1
Commercio all’ingrosso e al dettaglio, ecc. 25,6 17,7
Trasporto e magazzinaggio 3,5 5,0
Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione 9,7 6,9
Servizi di informazione e comunicazione 1,5 2,0
Attività finanziarie e assicurative 3,0 3,1
Attività immobiliari 3,7 2,0
Attività professionali, scientifiche e tecniche 7,3 6,1
Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese 2,7 4,5
Amministrazione pubblica e difesa, assicurazione sociale obbligatoria 2,6 3,6
Istruzione 5,9 5,9
Sanità e assistenza sociale 5,8 7,9
Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento 2,2 1,4
Altre attività di servizi 4,0 2,8
Totale 100,0 100,0

Considerando i settori più rappresentativi in termini di addetti, si rileva che nel lungo periodo (2001-2011) nel comune di Follonica il settore del Commercio all’ingrosso e al dettaglio e riparazione di autoveicoli e motocicli registra un incremento degli addetti pari all’1,8%; di contro il settore delle Costruzioni – il secondo più rappresentativo – rileva una significativa riduzione di addetti pari al 15,9%, al confronto i Servizi di alloggio e ristorazione registrano una diminuzione di occupati significativamente minore (-1,0%). In termini relativi, la crescita maggiore di addetti si registra nelle attività di Fornitura di acqua, reti fognarie, attività di gestione dei rifiuti e risanamento (+94,7%); seguono le Attività immobiliari, con una crescita rilevante pari al 42,9%.

I consumi delle famiglie

Nel 2015 la spesa media mensile delle famiglie toscane è pari a 2.753 euro – di cui il 17,3% destinata a generi alimentari e bevande – in forte crescita (+3,5%) rispetto al 2014 e superiore al livello medio nazionale (2.499 euro). Nel lungo periodo (2005-2015) si evidenzia una lieve crescita della spesa media mensile delle famiglie toscane (+0,2% in media annua) a fronte della diminuzione osservata a livello nazionale (-0,3% in media annua).

Con riferimento ai diversi capitoli di spesa, consideriamo in particolare la spesa delle famiglie destinata a Ricreazione, spettacoli e cultura e la spesa destinata ai Servizi ricettivi e di ristorazione. Nel dettaglio, al 2015 la spesa media mensile delle famiglie toscane per le attività ricreative, dello spettacolo e culturali è pari a 151,3 euro, un valore superiore alla media nazionale (126,4 euro). Nel lungo periodo (2005-2015), si osserva una diminuzione della spesa destinata alla cultura che passa da una media di 177,2 euro del 2005 a 151,3 euro nel 2015, con un tasso di variazione medio annuo negativo pari all’1,6%. Tuttavia, a partire dal 2013 si osserva una crescita della spesa media mensile delle famiglie toscane per ricreazione, spettacoli e cultura, che segna nell’ultimo anno (2015) una crescita del 3,3%.

La spesa media mensile delle famiglie toscane per i Servizi ricettivi e di ristorazione nel 2015 ammonta a 155,6 euro, un valore superiore alla media nazionale (122,4 euro). L’analisi di lungo periodo (2005-2015) evidenzia una dinamica positiva della spesa per i servizi ricettivi e di ristorazione che passa da 137,6 euro nel 2005 a 155,6 euro nel 2015 con una crescita media annua pari all’1,2%; di contro, nello stesso periodo, si osserva una diminuzione, seppur lieve, a livello nazionale (-0,3% in media annua). Nel dettaglio, si osserva un aumento significativo nell’ultimo anno (2015), pari al 20,9%, circa il doppio dell’aumento registrato a livello nazionale (+11,0%).

Analisi del mercato turistico

L’offerta ricettiva

Il sistema ricettivo del comune di Follonica si caratterizza per una maggiore presenza di esercizi extra-alberghieri rispetto agli esercizi di tipo alberghiero. Secondo gli ultimi dati Istat disponibili, al 2015 si contano 57 strutture ricettive, di cui 35 unità, pari al 61,4%, sono strutture complementari.

Considerando l’offerta ricettiva in termini di posti letto, si rileva che il comune di Follonica rappresenta il 9,4% del totale posti letto presenti nella provincia di Grosseto. Nel complesso, gli esercizi complementari assorbono l’85,3% dei posti letto presenti nel comune di Follonica; una quota superiore al dato provinciale (79,6%) e di gran lunga maggiore al valore regionale (64,7%) e nazionale (53,9%).

Tabella 8 – Esercizi ricettivi e posti letto per tipo di esercizio (valori assoluti, anno 2015)

Area Esercizi alberghieri Esercizi extra-alberghieri Totale esercizi
  Esercizi Posti letto Esercizi Posti letto Esercizi Posti letto
Follonica 22 1.348 35 7.848 57 9.196
Prov. Grosseto 291 19.926 1.482 77.781 1.773 97.707
Toscana 2.844 193.415 10.373 355.175 13.217 548.590
Centro 6.366 451.825 29.871 723.288 36.237 1.175.113
Italia 33.199 2.250.718 134.519 2.628.615 167.718 4.879.333

Relativamente all’indice di offerta turistica, il comune di Follonica registra una rilevante dotazione ricettiva con 42 posti letto ogni 100 abitanti, un valore in linea con il dato provinciale (44 posti letto ogni 100 abitanti) ma di gran lunga superiore sia al dato regionale (15 posti letto ogni 100 abitanti) sia al dato nazionale (8 posti letto ogni 100 abitanti).

Nel complesso, a Follonica si rileva un livello qualitativo medio basso dell’offerta ricettiva di tipo alberghiero. Al 2015 si contano 22 strutture alberghiere presenti sul territorio comunale, di queste 14 unità si collocano nella fascia media (3 stelle) e 6 strutture nella fascia bassa (1 e 2 stelle). Di contro nella fascia più alta si registra 1 sola struttura alberghiera (4 stelle).

L’offerta ricettiva extra-alberghiera, sempre in termini di posti letto, è costituita in larga parte da Campeggi e villaggi turistici che assorbono il 79,6% del totale posti letto extra-alberghieri, registrando una quota di oltre 10 punti percentuali al di sopra del valore provinciale (68,5%). Seguono gli Alloggi in affitto gestiti in forma imprenditoriale con il 15,8% del totale posti letto degli esercizi complementari, le Case per ferie (3,3%), mentre gli Agriturismi rappresentano soltanto l’1,3% del totale posti letto extra-alberghieri.

L’analisi della dinamica di lungo periodo (2005-2015) evidenzia complessivamente una crescita dell’offerta turistica nel comune di Follonica. Nel periodo considerato, il numero di esercizi ricettivi aumenta con un tasso medio annuo dell’1,3%, pur registrando una crescita di minore intensità rispetto a quella osservata sia a livello provinciale (+2,7%) sia a livello regionale (+2,9%). In termini di posti letto, con un tasso di variazione medio annuo del 2,1%, si osservano tendenze alla crescita più intense rispetto alla media provinciale (+1,9%), regionale (+1,7%) e nazionale (+1,2%). In particolare, distinguendo per tipologia di esercizio, tra il 2005 e il 2015, si rileva un aumento dei posti letto nelle strutture extra-alberghiere locali a fronte di un tasso medio annuo negativo (-0,3%) registrato nelle strutture alberghiere, in controtendenza rispetto alla media provinciale (+2,3%). Nell’insieme, i dati confermano la tendenza di un’offerta turistica locale maggiormente orientata a strutture non alberghiere.

Nello stesso periodo si osserva una maggiore capacità delle strutture ricettive presenti nel comune di Follonica: la dimensione media delle strutture ricettive passa da 149,5 posti letto per esercizio del 2005 a 161,3 posti letto per esercizio nel 2015, a fronte di una diminuzione della dimensione media degli esercizi ricettivi registrata sia a livello provinciale sia a livello regionale.

L’analisi dei principali bacini turistici del comune di Follonica, evidenzia un flusso turistico prevalentemente regionale: oltre la metà (53,4%) degli arrivi turistici italiani, infatti, proviene dalla Toscana che rappresenta anche il maggior numero di presenze turistiche (52,8%) registrate nel 2015. La Lombardia è la seconda regione di provenienza dei turisti con il 19% di presenze; seguono il Piemonte (8,7%) e il Lazio (4,7%).

TAVOLI  TEMATICI

Gli incontri che si sono susseguiti durante i mesi di febbraio e marzo nei vari tavoli tematici sono stati animati da gruppi di persone che spontaneamente, vivendo la città, hanno voluto dare un proprio contributo diretto per la realizzazione del programma elettorale per il sindaco Andrea Benini, che si ricandida per il suo secondo mandato, anche a completamento delle tante iniziative avviate nel corso di questi cinque anni.

Quelle che seguono sono quindi le sintesi di questi incontri nei quali ognuno ha voluto gratuitamente e spontaneamente offrire ad Andrea il proprio suggerimento e contributo di idee per dare l’avvio alla fase di costruzione del programma elettorale che nasce quindi dalla gente e tra la gente. Il tutto attraverso 12 Aree Tematiche emerse dai tavoli di lavoro.

L’elemento che ha accomunato tutti i tavoli è stato quello di una richiesta forte di più incisiva comunicazione ai cittadini in merito alle cose fatte, alle iniziative in corso, ai servizi già presenti sul territorio e spesso non utilizzati perché non conosciuti e ad un canale diretto di collegamento tra i cittadini l’Amministrazione Comunale per una informazione sempre più diretta ed orientata a far crescere l’intera comunità follonichese. Già questo diventa un primo suggerimento introduttivo alle proposte che di seguito abbiamo sinteticamente riportato.

La Città prende forma dai deserti a cui si opponeI. Calvino.

(citazione tratta dall’intervento di Renato Quaglia al convegno Cultura, Comunità e Lavoro tenutosi nel teatro Fonderia Leopolda a Follonica il 15 marzo 2019)

  1. Scuola – Formazione – Edilizia scolastica
  • Completamento polo scolastico che unisca l’intervento innovativo strutturale con il percorso educativo corrispondente.
  • Progettazione di interventi attraverso gestioni associate (considerando i bisogni del territorio anche attraverso la governance della conferenza zonale)
  • Ulteriore sviluppo/rapporto tra formazione e mondo dell’impresa garantendo una elevata qualità professionale (Percorsi di specializzazione tecnica e formazioni degli adulti per un ricollocamento professionale).
  • Dare continuità alla programmazione di interventi di recupero di edilizia scolastica (con relativo efficientamento energetico) specifico e per singolo istituto.
  • Tracciare percorsi educativo-didattici per intervenire su fragilità sociali e delle famiglie anche attraverso il prolungamento dell’orario scolastico e l’apertura delle scuole stesse da trasformare sempre più in spazi pubblici (compatibilmente con i fondi e il personale disponibili). Estensione della iniziativa scuole aperte anche su spazi extrascolastici liberi e attualmente non utilizzati quali centri di aggregazione per ragazzi ma anche come spazi espositivi per convegni e fiere, anche al fine di prevenire fenomeni di bullismo e devianza minorile. Continuare nella politica virtuosa di riduzione della dispersione scolastica (cfr. dati generali di contesto).
  • Potenziamento Spazi Ragazzi e suo sviluppo anche dietro al suggerimento dei ragazzi stessi fruitori del servizio.
  • Arricchimento spazi di ritrovo/svago con la creazione di centri aggregativi (bar, punti ristoro, book shop e punti informativi, ecc) presso centri di iniziativa culturale (come ad esempio, il Teatro, la Biblioteca, il Magma, la Pinacoteca etc…) ed anche al di là degli orari di apertura di questi, per ampliare il tempo di vivibilità delle strutture interessate anche in funzione di prevenzione e sicurezza del territorio.
  • Stimolare interventi formativi/innovativi con integrazione rapporti scuola-impresa nel territorio.
  • Spostamento scuola via Palermo per totale e definitiva bonifica dell’area del vecchio depuratore con riedificazione successiva del nuovo edificio scolastico affiancato da una zona destinata a parcheggio. Riqualificazione e riprogettazione dell’area dell’attuale scuola.
  • Riqualificazione e riprogettazione dell’area della scuola di Musica e destinare un nuovo edificio moderno e funzionale ad un centro polifunzionale delle arti/musica/spettacolo.
  • POLITICHE SOCIALI E SOCIO-ASSISTENZIALI
  • Trasferimento servizio “emergenza abitativa” dal Comune alla Società della Salute/Coeso mantenendo indirizzo, gestione e controllo da parte del Sindaco quale membro della Giunta Sds/Coeso
  • Creazione di un punto di ascolto in Comune per intercettare/indirizzare/veicolare cittadini che manifestino problematiche di disagio sociale (casa, lavoro, salute, solitudine, violenza, dopo di noi, ecc.) alle soluzioni specifiche tramite gli specialisti presenti all’interno della Società della Salute.
  • Sviluppare interventi di proposta/richiesta da parte dei Sindaci sulla Società della Salute in merito a progettualità condivisa e specifica sui territori.
  • Fornire una capillare e dettagliata informazione al cittadino sul funzionamento dei Servizi in essere e creare una regia di orientamento su quelli più complessi (CARTA DEI SERVIZI)
  • Potenziare la commissione interculturale intensificando relazioni ed iniziative con le comunità degli stranieri presenti su Follonica e far emergere le loro esigenze e lavorare per meglio integrarle. A questo proposito rafforzare corsi di alfabetizzazione/scolarizzazione per immigrati presenti in città, tesi a favorire l’integrazione culturale.
  • Ampliare lotta alle ludopatie attraverso collaborazione intensificata con Forum/Cesvot (in attesa della nuova legge regionale sulla ludopatia che è in questo momento in preparazione)
  • Sollecitare e sviluppare con la Regione interventi per allargamento assistenza sociale agli anziani.
  • Potenziamento interventi di sostegno alle famiglie con redditi più bassi a sostegno rette per asili nido, diversificando le rette scolastiche di competenza del Comune in base al reddito dell’utente
  • Creare un’area attrezzata a fini ricreativi nel territorio comunale, regolamentata ed autogestita dal mondo associativo e cittadini, come nuovo spazio di aggregazione e incontro tra le persone.
  • Realizzazione di un’area attrezzata per l’organizzazione di feste di paese come sagre o altre attività ricreative
  • Nuova definizione della “CASA della SALUTE” come modello di presidio territoriale che possa ospitare ed integrare più professionisti della salute che hanno il cittadino al proprio centro;
  • Valorizzazione dei Medici di medicina generale, che dovrà esplicarsi nell’ambito della casa della salute con mantenimento degli ambulatori decentrati;
  • Valorizzazione dei professionisti sanitari non medici (infermieri, terapisti della riabilitazione, operatori socio-sanitari ed amministrativi), incentivando la medicina d’iniziativa (Chronical Care Model) e implementando l’attività domiciliare ed ambulatoriale
  • Impegno per il potenziamento del Primo Soccorso di Follonica in termini di personale al fine di garantire più sicurezza agli operatori e maggiore qualità di cure che agli utenti.

Dal mondo associativo e del Volontariato sono emerse inoltre le necessità di:

  • Continuare, in maniera efficace, gli interventi per la rimozione delle barriere architettoniche ancora presenti in città;
  • Creare una Rete del Volontariato analogamente a quanto accaduto per la cultura, favorendo momenti di incontro e confronto periodici tra le associazioni e Promuovere la “cultura del volontariato” anche con interventi promossi dalla amministrazione comunale sulle scuole e coinvolgendo in prima persona gli studenti nelle varie iniziative.

2.1 DIRITTI DEGLI ANIMALI

  • Sono sempre di più le persone che hanno un animale da compagnia pertanto dobbiamo dimostrare loro attenzione, non solo soprattutto i cani svolgono una funzione sociale soprattutto nei confronti degli anziani soli. Pensare intervento, per riduzione randagismo, riduzione tributo comunale o contributo per chi adotta un cane dal canile o gatto randagio
  • Aumentare interventi di sterilizzazione, aumentare le aree di sgambamento, pensando anche a percorsi di agility ecc…
  • Rendere alcune vie della città pet friendly, attrezzandole con strutture a garantire agli animali luoghi igienici dove fare i loro bisogni, mantenendo inalterato il decoro delle strade.
  • Attivare app per turisti che cercano servizi per cani ad esempio strutture ricettive che li accolgono, dog sitter ecc…
  • AMBIENTE

Rifiuti

  • Introduzione della tariffa puntuale: revisione del regolamento Tari per modificare la ripartizione dei costi rispetto al servizio di igiene urbana.
  • Avvio di un meccanismo premiante per chi ha comportamenti virtuosi: conferimento al centro di raccolta, utilizzo ecocompattatori etc.
  • Promozione di un censimento di tutto l’amianto presente sul territorio comunale cui far seguire un piano di smaltimento condiviso con i privati.
  • Informatizzazione del centro di raccolta al fine di dare bonus a chi conferisce i propri rifiuti al centro.
  • Introduzione di un meccanismo per le utenze commerciali e produttive che fissi una serie di comportamenti virtuosi ai quali far corrispondere percentuali crescenti di sconto sulla Tari.
  • Diffusione sul territorio comunale degli ecocompattatori per lattine e bottiglie al cui conferimento deve corrispondere un bonus economico, magari spendibile nelle attività commerciali;
  • Incentivi al compostaggio domestico
  • Incentivare la diminuzione dell’utilizzo di plastiche per materiali usa e getta all’interno del territorio comunale.
  • Favorire la raccolta di plastiche in mare da parte dei pescatori ed il successivo smaltimento.
  • Garantire la tutela del mare con progetti di monitoraggio dello stato delle acque, attraverso sistemi di microrilevazione delle plastiche e della temperatura dell’acqua su imbarcazioni private. Attivazione di progetti tra l’università ed i club nautuci al fine di costituire un osservatorio di raccolta dati a fini scientifici.

Risorse naturali

  • Estensione del progetto “Case dell’acqua” ai quartieri che ancora non ospitano una casetta;
  • Lotta allo spreco alimentare: promozione di accordi con la grande distribuzione per incentivare progetti di solidarietà legati all’invenduto; prosecuzione dei progetti di educazione nelle scuole; revisione del bando delle mense scolastiche per diminuire lo spreco (in accordo con la ASL); promozione e diffusione delle “doggy bag” per ristoranti e pizzerie.
  • Attivare tutti gli strumenti possibili per avviare la bonifica della piana di Scarlino, il cui inquinamento impatta già con il territorio comunale.
  • Approvazione “Piano del Verde” che prevede una gestione ottimale e conservativa delle piante, delle aree verdi, del sistema dunale, degli alberi monumentali e delle pinete di ponente e levante.
  • Risorse idriche: Utilizzo dei pozzi cittadini di approvvigionamento idrico per l’irrigazione del verde urbano; emungimento Gora delle ferriere tramite la costituzione, sotto la direzione della Regione Toscana ed in collaborazione con il Consorzio di Bonifica 5 Toscana Costa,  di un consorzio irriguo; costituzione di bacini al lato della Gora a fini irrigui.
  • Difesa del suolo: data la disponibilità di risorse pari a 1,3 mln di euro derivanti dal collaudo del Progetto delle Casse di Espansione del fiume Pecora, si promuove lo sviluppo di interventi tesi alla riduzione del rischio idraulico nel bacino fiume pecora da realizzare nelle zone “a mare” lato confine comune di Scarlino. Nel particolare tra gli interventi più rilevanti ci sono la realizzazione di un Canale di gronda per miglioramento delle condizioni idrauliche di Salciaina e la nuova sistemazione idraulica del Fosso del fico per convogliarlo a mare mediante il Canale Solmine.

Inoltre si Procederà con il bando di messa in sicurezza della foce della Gora, al termine della procedura di analisi e progettazione del sistema idrico della foce.

Lotta al cambiamento climatico

  • Realizzazione delle azioni approvate con il PAES e raggiungimento dell’abbattimento delle emissioni di CO2 del 20%
  • Prospettiva della trasformazione degli edifici pubblici in edifici Nzeb (edifici a energia quasi zero)
  • Sportello Energia. Occorre dotarsi di uno sportello energia (meglio se sovracomunale) che aiuti i cittadini a conoscere le opportunità di incentivo relative alle energie rinnovabili.
  • Prosecuzione dell’impegno sull’efficientamento energetico degli edifici pubblici.

Verso la Riserva Naturale Regionale di Montioni

  • Collaborare con la Regione Toscana per concludere l’iter per l’istituzione di una Riserva Naturale Regionale nell’area protetta “Parco di Montioni” come previsto dal protocollo d’intesa siglato nel 2018 tra Regione Toscana comuni di Follonica, Piombino, Massa M.ma, Campiglia M.ma e Suvereto che prevede di aderire ad un modello di gestione unitaria e sinergica della stessa area protetta garantendo il coordinamento tra loro;
  • Individuare strumenti per la gestione, in forma associata, della Riserva in grado di favorire la promozione e valorizzazione delle aree ricadenti nei vari territori comunali, tenendo conto delle esperienze territoriali limitrofe;
  • Incentivare ed ampliare il collegamento tra Parco e Museo MAGMA che ha al suo interno la sezione dedicata al bosco ed ha sviluppato in questi anni ricerche di archivio con la Forestale.
  • Garantire la continuità tra territorio urbano ed extraurbano attraverso una pista ciclabile,  in grado di unire la foce della Gora delle Ferriere al parco di Montioni. Utilizzando la sentieristica preesistente (migliorata a livello di indicazioni e manutenzione) si possono valorizzare aspetti naturalistici e storico-culturali (come ad esempio il tracciato della vecchia Massa-Follonica). L’intesa tra i comuni consentirebbe contiguità con altri ambienti naturalistici come il Lago dell’Accesa o la Parchi val di Cornia. Il collegamento con la città può essere effettuato anche attraverso il sottopasso già esistente, rendendolo utilizzabile, di fronte alla Fattoria numero uno.
  • Realizzazione e miglioramento della cartellonistica e segnaletica con indicazioni puntuali per il raggiungimento delle aree di interesse della città a partire dalle zone sul mare.
  • Sviluppare la funzione turistico-ricreativa e storico-culturale anche tramite la valorizzazione del patrimonio edilizio esistente.
  • Miglioramento ed ampliamento della segnaletica per percorsi di cicloturismo e trekking.

Parco della Gora delle Ferriere

  • Costituzione di un consorzio dell’acqua (tra Regione e concessionari) che consenta al Comune di Follonica, attraverso una concessione minima, di mantenere un livello delle acque sufficiente al mantenimento e la tutela del contesto ambientale esistente.
  • Gestione naturalistica della vegetazione di sponda e controllo dei prelievi idrici abusivi e non. Si evidenzia la presenza di diverse specie di interesse naturalistico, anche inserite in allegati di convenzioni UE e liste rosse (es. Coenagrion mercuriale ed Anguilla europea).
  • Valorizzazione del tratto cittadino della Gora delle Ferriere attraverso la creazione di un parco (sono tra l’altro presenti specie protette come la bavosa di acqua dolce europea, la Cagnetta, l’Anguilla europea, molluschi e libellule rari). Il Parco sarà attrezzato con punti di sosta (panchine), piantumazione di flora decorativa lungo le soste e il percorso fino ad arrivare alla foce della Gora delle Ferriere.
  • Verrà creato un percorso naturalistico progressivo nei vari ambienti mediterranei: dalla foresta mediterranea sempreverde fino alla duna/spiaggia attraverso il filo conduttore dell’acqua, elemento chiave di Follonica. Il Parco della Gora apre molte possibilità alla valorizzazione naturalistica dell’intera area dell’Ex-Ilva e Parco Centrale come ad esempio la realizzazione di un Giardino delle Farfalle all’interno dell’ex Ilva. Si prevede anche la piantumazione di essenze vegetali mediterranee con annessi cartellini descrittivi, una sorta di continuum di percorsi naturalistici all’interno dell’area.

Area Costiera (in continuità con il Parco della Gora)

  • Creazione di un’oasi aperta al pubblico nella zona di duna e retroduna accanto al camping Taithi. Piccola zona umida con passerella che attraversa tutti gli ambienti ricreati ed esistenti. Possibile creazione di area faunistica per la riproduzione della testuggine palustre europea.
  • Promozione di eventi di pulizia pubblica delle Dune costiere.
  • Progetti di educazione ambientale sull’habitat artificiale delle barriere soffolte, come area di ripopolamento degli organismi marini.
  • Acquisizione del Parco di Ponente e di quello di Levante al patrimonio del Comune, per migliorarne la gestione e la manutenzione, portadoli grandualmente a far parte di un unico sistema Parchi, insieme a Montioni alla Gora ed a quello Centrale.

Gestione litorale e mare

  • Attrezzare la spiaggia libera con docce e altri servizi che la riqualifichino.
  • Elaborare un piano degli accessi a mare accessibili ed omogenei da un punto di vista strutturale.
  • Pulizia della spiaggia tutto l’anno.
  • Contiguità di gestione del Piano spiagge integrato
  • Ampliamento e miglioramento delle aree cani
  • Prosecuzione e gestione dei progetti Pelagos – Flag
  • Per quanto riguarda il litorale e le attività per migliorarlo, prendere atto del progetto presentato dagli stabilimenti balneari della zona sud del nostro litorale (dove è terminato l’intervento delle barriere soffolte)
  • Attivazione di un sistema di gavitelli fronte spiaggia, a distanza regolamentare, per attracco Yacht non a motore e favorire la creazione di servizio tender.
  • Spiaggia in concessione riservata ai cani. Uno stabilimento che sia completamente dedicato ai cani.
  • Bagni e docce pubbliche con personale (concessionate), nelle zone Ex Colonia Marina, Piccolo Mondo e Tony’s. Questo tipo di servizio diminuirà le tensioni già sperimentate tra i frequentatori della spiaggia libera ed i commercianti che danno i servizi di docce e bagni privati.
  • Sicurezza sulla spiaggia. Ha molto funzionato il gazebo della municipale, usato come deterrente ai venditori stabili della zona Salciaina. Il controllo deve essere esteso alle pinete antistanti al mare, che vengono usate come dormitorio, piazza di spaccio e magazzino per il materiale contraffatto.
  • Segnalazione della zona marina di Nursery nel tratto di mare davanti alla EX Colonia Marina, avviando progetti di controllo e progetti scientifici sostenuti dal Gruppo Ambiente LNI, coinvolgendo anche il diving della zona.
  • LAVORO
  • Ridefinire, creare e salvaguardare posti di lavoro nei bandi pubblici prevedendo:
  • Clausole sociali di salvaguardia a sostegno del lavoro stabile e di qualità
  • Conferma del divieto di utilizzare il massimo ribasso, già previsto dal codice degli appalti” per tutti gli appalti dove è prevista una percentuale di costo per manodopera che superi il 50% dell’importo contrattuale e soprattutto per i bandi riservati alle cooperative sociali.
    • continuità occupazionale
    • applicazione delle linee guida dell’ANAC per l’applicazione delle clausole sociali tramite la richiesta di un progetto di reimpiego del personale in servizio, altrimenti è causa di esclusione (a tutela del lavoro esistente).
    • Attivazione di convenzioni con attività riservate alle cooperative sociali come previsto dalla Legge 381 del 1991
  • SVILUPPO ECONOMICO

I temi principale e le relative criticità che emergono da un’analisi del territorio sono stati:

  • Politiche industriali-ambientali
  • interventi diretti e indiretti di salvaguardia del polo chimico e del polo siderurgico nei comuni di Scarlino e Piombino, cercando di andare sempre più progressivamente verso un rapporto ambiente – lavoro paritetico
  • Orientamento e formazione dei giovani nell’ambito di un collocamento lavorativo, tesi a diminuire la disoccupazione giovanile e/o aumentare la possibilità di placement locale.
  • Creazione di uno spazio pubblico di coworking per giovani professionisti
  • Formazione e ricollocazione degli adulti fuoriusciti dal lavoro, per diminuire la disoccupazione dei lavoratori fuoriusciti da sistemi industriali in crisi e/o non più ricollocati o ricollocabili.
  • Politiche tese a favorire l’insediamento e la valorizzazione di start-up
  • Radicazione di un modello sinergico tra ricerca universitaria ed industria teso a valorizzare la varietà di pensiero.
  • Viabilità dolce e mobilità sostenibile
  • Sistema fognario ed infrastrutture (manto stradale, recupero edifici, riqualificazione urbana, etc…)
  • Efficientamento energetico
  • Valorizzazione delle competenze applicando politiche del lavoro tese al riconoscimento della qualità dei professionisti e/o lavoratori in tutti gli ambiti, commerciali, manifatturiero ed industriali.
  • Lotta al lavoro nero totale e parziale

Proposte

  • Maggiore integrazione del ciclo Formazione-lavoro, sia per la formazione del ciclo di studi canonico dei giovani sia per la formazione degli adulti, creando sinergia tra il mercato del lavoro potenziale e l’offerta formativa (Maggiore coordinamento Formazione-Lavoro al fine di costituire un sistema virtuoso di ORIENTAMENTO che consenta una maggiore possibilità di placement sul territorio. Ricaduta socio-economica del ciclo formativo dei giovani che devono poter esprimere le proprie aspirazioni e potenzialità sul territorio. QUALIFICAZIONE degli operatori di settore e qualificazione del sistema lavoro. Politiche del lavoro incentivanti all’assunzione ed alla regolarizzazione dei collaboratori).
  • Facilitazioni per la creazione di startup, costruzione di un sistema pubblico-privato di sostegno alla nascita d’impresa.
  • Costituzione della commissione sviluppo economico per la creazione di una filiera socio-economica e di indirizzo alle politiche d’impresa.
  • Creazione dello sportello unico d’impresa che sia di assistenza, supporto alla programmazione e progettazione di impresa per accesso a finanziamenti pubblici ed orientamento per la costruzione di reti nazionali e/o internazionali. Un centro unico di ascolto ed accoglienza per le imprese all’interno della struttura comunale, anche attraverso una riorganizzazione degli uffici, valorizzando il personale e le professionalità esistenti in Comune.
  • Riorganizzazione e riassetto della struttura comunale.
  • Ampliamento dei posti letto attraverso una nuova pianificazione urbana; miglioramento del sistema di accoglienza; qualificazione dell’extra alberghiero attraverso certificazioni di qualità
  • Attivazione progetto PopUP (Progetto Regionale di supporto all’insediamento di attività commerciali gestiti da giovani e/o di artigianato di qualità) per consentire una progressiva vitalità commerciale in alcuni punti strategici della città: via Bicocchi, via Matteotti e via Litoranea.
  • Orientare le politiche al fine di favorire l’insediamento di attività produttive che occupino lavoro stabile, qualificato e di qualità.
  • Campagna di promozione territoriale per attrazione fondi di investimento imprenditoriali ed insediamenti industriali nel settore delle nuove tecnologie e del manifatturiero
  • Attivazione di un fondo di rotazione locale per giovani, ed un fondo di garanzia per le aziende ricettive

Una città come Follonica, un comprensorio come quello delle colline metaliffere e della val di cornia non possono fare a meno di uno sviluppo integrato in cui il manifatturiero continui ad avere la sua importanza. Non solo nei settori tradizionali che hanno avuto impatti ambientali significativi ma nel campo del controllo ambientali, dei servizi ambientali, nell’economia circolare, della trasformazione agroalimentare e nell’innovazione tecnologica la missione è chiara, presente e un dato da consolidare per una occupazione buona e stabile.

Sul manifatturiero la Regione Toscana è la seconda regione italiana per capacità di attrazione di investimenti, vogliamo utilizzare questa capacità anche per lo sviluppo del nostro territorio.

Abbiamo la presenza di imprese importanti legate all’innovazione teconologica ed intorno a questo tipo di impresa vogliamo creare sviluppo, per questo chiediamo alla Regione Toscana la possibilità di realizzare a Follonica un polo per le tecnologie avanzate che veda la collaborazione pubblico/privato, potenziando la presenza della Scuola Normale di Pisa per la ricerca e per valorizzare le nostre imprese innovative e presenti sui mercati internazionali.

In questo modo potrebbero essere attivate start up innovative negli ambiti delle tecnologie digitali, potrebbero essere sostenute imprese di produzione e servizi che intendono attivare processi di trasformazione digitale dei loro sistemi produttivi.

Necessità di attivare uno sportello di ricerca di finanziamenti europei, statali e regionali sia per i progetti degli enti pubblici che a sostegno di progetti delle imprese.

Possiamo prevedere uno stanziamento di poche decine di migliaia di euro in voucher per i soggetti non coperti dalla programmazione regionale che siano erogati in convenzione dall’agenzia regionale ARTI che ora gestisce i centri per l’impiego.

Obiettivi:

Settore Turismo: Incrementare le attività, elevare l’offerta, aumentare la qualificazione degli operatori e dei professionisti nel settore, aumentare i servizi.

Politiche di accoglienza e promozione in ambito territoriale attraverso il consolidamento dell’attività dell’Ambito, già costituito tra 8 comuni.

Concertare utilizzo (almeno in parte) della tassa di soggiorno incamerata.

Costruzione dello strumento di gestione dell’ambito territoriale turistico per l’erogazione di servizi.

Maggiore qualificazione dei servizi di accolgienza.

Settore Industria-Artigianato-Commercio: Incremento delle attività produttive; elevare rete di scambio tra impresa e territorio (efficientamento energetico, impresa ecosostenibile); aumentare le possibilità di placement in lavori altamente qualificanti; aumentare il processo di integrazione formazione-lavoro; valorizzare le produzioni agroalimentari di Ambito anche attraverso lo sviluppo di una rete di vendita e commercializzazione internazionale; sviluppare relazioni tra ricerca ed impresa; favorire il modello del retail e del commercio di qualità attraverso l’utilizzo della bottega di vicinato; modificare i flussi e le modalità di utilizzo della città (piano della mobilità); codificare e pianificare modelli commerciali temporanei per valorizzare quelli permanenti. Tavolo permanente di confronto con le Imprese del manifatturiero, attrazione investimenti, servizio accompagnamento alle imprese.

Valorizzazione e riqualificazione del Mercato Coperto.

Per quanto attiene ulteriori iniziative riguardanti il Commercio e l’incentivazione al recupero del centro città per attività commerciali e professionisti si prevede di:  

  • favorire e rimodulare un nuovo piano per il commercio, che rilanci e sia di supporto all’insediamento e la valorizzazione delle attività nell’area centrale e urbana della città, anche attraverso sistemi di incentivazione e di supporto;
  • chiudere periodicamente l’intero perimetro dell’area centrale di Follonica attraverso la creazione di eventi mirati, favorendo una permanenza prolungata nell’area e senza traffico;
  • analizzare il flusso che porta professionisti ed attività commerciali verso la zona industriale e rimodulare un progetto che consenta più insediamenti artigianali/industriali e riportare le attività puramente commerciali o gli studi professionali nell’area centrale della città.

Settore Sviluppo Urbano: concludere recupero dell’Area ex Ilva ricongiungendola al tessuto cittadino; ripensare il modello città riqualificando le aree migliorando l’assetto architettonico e l’utilizzo degli edifici; evitare ulteriore consumo di territorio; orientare le dinamiche verso la costituzione di una coscienza cittadina green, ripensare l’intero sistema della mobilità; attivare sistemi di attività economica all’interno dell’area ex Ilva/Parco Centrale (ex scuderie) per favorire una pedonalizzazione longitudinale della città; completare e rendere totalmente fruibile il lungomare.

  • Valorizzazione del territorio – definitivo recupero area ex Ilva

Proseguire nel progetto di valorizzazione dell’Ex Ilva con il recupero degli spazi ancora non utilizzati e l’utilizzo della Fonderia 1 come incubatore cultura-impresa-sviluppo (cfr. atti convegno Cultura del 15 marzo con relative esperienze analoghe sviluppate altrove).

Il recupero dell’area ex Ilva (ad oggi solo iniziato) deve procedere ed essere prioritario per la riqualificazione della città e della sua vivibilità. Di più, il parco centrale trova la sua occasione di valorizzazione solo se “agganciato” all’area ex Ilva ed al territorio. In modo estremamente sintetico ecco un possibile percorso, fatto di strategie a medio – lungo termine e di operazioni da attivare subito.

  1. Il Programma di valorizzazione deve comprendere: residenze, economia (artigianato artistico, e start up innovative), studi professionali, il commercio (parte coincidente con le “botteghe”, parte legato al territorio), cultura. Valorizzare la ricettività attraverso la realizzazione dell’Ostello (di qualità per i servizi offerti) e proseguire con la finalizzazione del Giardino del Granduca (botanico e per orti “sociali”).
  2. Valorizzazione e costruzione di possibili rapporti con i privati (giuridici ed economici, ecc.) e le forme possibili di gestione.
  3. Iniziare le manutenzioni urgenti (tetto della torre dell’Orologio, recupero dell’ex sede di RDF e centralina elettrica, torre dell’Acqua).
  4. L’Ex Ilva deve essere vissuta ed aperta: giù buona parte dei muri di cinta, percorso pedonale – ciclabile dal Cancello monumentale fino al varco da aprire (Parco Rimembranza), ponte e quindi area del Mercato e Parco Centrale. Rendere agibile lo spazio verde centrale – curare il decoro delle parti recuperate – posteggi per le biciclette – colonnine ricarica veicoli elettrici – organizzare iniziative ed eventi – creazione del Parco della Gora, quale naturale prosecuzione dal Parco Centrale fino a Senzuno (cfr. capitolo Ambiente/Territorio).
  5. Attivare la progettazione dei vuoti all’interno dell’area (Piazza, area di sosta e Parco Urbano).
  6. Ragionare sulla questione parcheggi (in prospettiva decisamente ridotti), verificando con attenzione l’ipotesi interrata (anche un solo piano).
  7. Definizione di un piano di sviluppo con l’Università. Possibile non ragionare e promuovere il rapporto con il territorio (proprio sulle produzioni agricole e vinicole con la riscoperta, salvaguardia e valorizzazione di prodotti tipici, sulle tecniche di coltivazione a basso impatto ambientale; i beni culturali; l’economia blu – non c’è rapporto con le imprese, le scuole superiori della Provincia.
  8. La Fonderia 1 ridefinizione del suo ruolo quale accesso privilegiato all’area e soprattutto come incubatore di nuove imprese e creazione lavoro attraverso progetti di start up che potranno insediarsi e creare ricchezza sul territorio. Ipotesi di identificazione di una figura di Project City Manager e dello strumento di gestione (cfr. esperienze presentate al convegno del 15 marzo Cultura Comunità Lavoro) per lo sviluppo di un porogetto produttivo rivolto ai giovani e ad iniziative produttive di valorizzazione del territorio.
  9. Valutare la dismissione dell’attuale sede del Comune (eliminando l’edificio) per spostarla all’interno dell’area Ex Ilva e ricostituire il nucleo primario della piazza urbana tradizionale, con l’edificio della Pubblica Amministrazione e la Chiesa che si affacciano su di essa.
  10. Elinare parte del muro di recinzione dell’area Ex Ilva, per ampliarne la fruibilità e soprattutto la permeabilità interna e esterna.
  1. “Dare” al Parco centrale il connotato anche di giardino botanico, (trasformata in alboreto delle specie tipiche maremmane con pannelli informativi) e proseguire verso l’arena spettacoli (terrazzata, se necessario, e piantumata a “giardino degli odori”), per giungere all’area verde tra la Gora delle Ferriere e Viale Europa, organizzata per zone rappresentative dei diversi habitat della nostra terra (macchia, coste rocciose, castagni, querce e sughere, ambienti palustri, ecc.), con i riferimenti didattici e geografici per capire dove vedere gli ambienti ricostruiti (Parco di Montioni, Parco della Maremma, Parco della Sterpaia, ecc.). Individuare la possibilità di creare un centro per la ricerca delle specie e per la loro manutenzione, in modo da mantenere il Parco Centrale e il parco della Gora, che lega l’Ilva al resto del tessuto urbano (le scuderie potrebbero essere uno spazio ibrido in parte destinato a questa gestione verde e in parte a servizi pubblici tipo bar.. etc).

L’ex Ilva/Parco Centrale devono diventare la porta principale per la visita e la comprensione del territorio, contribuendo a rilanciare e dare valore ai soldi pubblici spesi dai vari Comuni (Teatro delle Rocce, Ex Miniera di Ravi-Marchi, le Fonderie ed il Museo del Ferro, ecc.).

il Parco Centrale torna ad essere inteso come area in cui sono comprese l’ex Ilva, l’area mercatale, il parco della rimembranza, ecc.

  • PRIORITA’ DI INTERVENTO SUI QUARTIERI

Le aree dove sarebbe interessante definire nuove ed importanti azioni e che siano credibili sono:

Lanciare concorsi di idee per realizzare di progetti per via bicocchi, via litoranea e lungomare.

Incentivi per la riqualificazione degli edifici urbani (Senzuno, …)

  • Senzuno
  • Progettazione e riqualificazione area di Senzuno, con la parte di progettazione già finanziato.
  • Circolo Cala Violina: sistemazione a terra dei servizi
  • Progetto della foce della Gora per la sistemazione e la messa in sicurezza dell’ambiente
  • Bonifica dell’area del depuratore e spostamento della scuola elementare.
  • Pratoranieri/Lungomare
  • Progettazione di tutto il lungomare da realizzare a stralci, ma progetto complessivo, sistemazione servizi igienici come quelli che sono nelle due pinete ponente e levante (non più sebac). Migliorare la qualità del mercatino.
  • Attivazione servizi e riqualificazione lungomare (vedi sopra)
  • 167 OVEST/ Campi Alti
  • completamento arredi campetto
  • Acquisizione del fondo commerciale da parte della ASL per la realizzazione di un polo socio-sanitario.
  • Ripristino sottopasso pedonale via Galimberti/Fosse Ardeatine.
  • 167 EST/Cassarello
  • Riqualificazione dell’argine della Gora ed attivazione del Parco
  • Progetto di risistemazione del sistema idrico locale (fogne ed acque chiare)
  • Incarico ad ARPAT per analisi approfondita sullo stato di inquinamento dell’aria.
  • Dopo aver risolto il caso dell’S2O, ulteriori approfondimenti sullo stato degli odori, per ricercare l’origine del problema e procedere alla risoluzione rapida e definitiva del problema
  • Costruzione 30 alloggi di housing sociale (area ex pomodorificio)
  • Sistemazione del parcheggio delle cannelline con passaggio ciclopedonale all’area Parco Centrale/Polo scolastico
  • Salciaina
  • Attivazione del bando per la sistemazione idraulica (fogne ed acque chiare)
  • Si promuove lo sviluppo di interventi tesi alla riduzione del rischio idraulico nel bacino fiume pecora da realizzare nelle zone “a mare” lato confine comune di Scarlino. Nel particolare tra gli interventi più rilevanti ci sono la realizzazione di un Canale di gronda per miglioramento delle condizioni idrauliche di Salciaina e la nuova sistemazione idraulica del Fosso del Fico per convogliarlo a mare mediante il Canale Solmine.
  • Attivazione di un concorso di idee per la riqualificazione di via Santini e Via Litoranea.
  • Attivazione del progetto PopUP per l’insediamento di nuove attività commerciali
  • Centro/Chiesa
  • Attivazione di un bando per la Riqualificazione di via Colombo e Piazza del Mercato Coperto (con parziel recupero del concorso di idee già attivato)
  • Attivazione di un concorso d’idee per la riprogettazione di via Bicocchi ed attivazione del progetto PopUP per l’insediamento di nuove attività commerciali sia su via Bicocchi che via Matteotti.
  • San Luigi / Capannino / Corti Nuove
  • Attivazione del progetto Parco dello Sport nell’area intorno al Palagolfo, coinvolgendo le strutture sportive e gli spazi esterni.
  • Sistemazione parcheggio piscina
  • Costruzione di una nuova palestra
  • Costruzione delle barriere antirumore lungo il percorso ferroviario cittadino
  • Zona Industriale
  • Monitoraggio ed incentivazione per lo smaltimento di coperture in amianto.
  • Favorire l’insediamento di nuove attività manifatturiere e altamente specializzate nei settori più innovativi.
  • Revisione sistema fognario e miglioramento della sicurezza stradale.
  • Valorizzazione dell’idendità industriale e creativa dell’area e recupero delle attività commerciali e studi professionali verso l’area urbana della città.
  • Zona rurale e Palazzi
  • Valutazione di soluzioni per favorire l’approvvigionamento idrico.
  • SISTEMA RICETTIVO
  • Mantenere / migliorare “bonus” interventi su alberghi esistenti (sia per migliorie funzionali, sia per aumento posti letto).
  • Favorire B&B, Cav, Rta nel tessuto urbano e Pratoranieri / Salciaina – Cassarello.
  • Favorire la promozione e diffusione di un nuovo target turistico sulla base dei nuovi insediamenti nell’area nord della città
  • Contemporaneamente, produrre le azioni sui versanti della promozione, della “mobilità turistica” (coinvolgendo gli operatori del settore ed il TPL), della selezione degli eventi ecc. (occasione per affermare un principio: gli strumenti urbanistici sono uno degli aspetti della complessiva strategia di rilancio, economico e sociale, del territorio; contemporaneamente, vanno messe in campo idee, strumenti ed iniziative).
  • Favorire ed agevolare la regolarizzazione degli affitti brevi delle rotazioni turistiche, andando fino ad interventi di attivazione di una certificazione di qualità.
  • MOBILITA’-INFRASTRUTTURE
  • Prevedere un Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile (PUMS) integrato e sovracomunale che permetta un collegamento sicuro fra i comuni della zona nord della provincia di Grosseto e Follonica e fra Follonica e i comuni della Val di Cornia.
  • Pensare a un Piano per la Mobilità Sostenibile in riferimento al nuovo polo scolastico e non solo.
  • Dotarsi di una segnaletica che tenga conto non solo delle auto, ma anche dei pedoni e dei ciclisti e che segnali i tempi di percorrenza con bici o a piedi verso i punti di interesse;
  • Prevedere una segnaletica che informi i cittadini sul riempimento delle aree parcheggio, in modo da evitare che, soprattutto in estate, ci sia un aumento consistente del traffico in centro legato all’abitudine di voler trovare parcheggio a tutti i costi;
  • Attivazione di un sistema informativo (segnaletica, avvisi, ecc.), TPL (navette, il “trenino”), modi diversi di uso dei mezzi.
  • Incentivare il cicloturismo pensando e realizzando stazioni di manutenzione per le biciclette dislocate in prossimità dei punti di interesse.
  • Disegnare un percorso ciclabile sicuro che colleghi l’abitato di Follonica al Parco di Montioni.
  • Prevedere incentivi per l’acquisto di biciclette a pedalata assistita
  • Avviare, non appena sarà definito il vincitore della gara regionale per il trasporto pubblico locale, un tavolo di confronto per realizzare quanto già chiesto in sede di gara e cioè la sostituzione dell’attuale flotta di autobus urbani con autobus più piccoli e possibilmente ibridi o elettrici e la revisione degli orari in modo da permettere l’utilizzo dei mezzi pubblici per l’ingresso e l’uscita da scuola.
  • Prevedere navette di collegamento con gli impianti sportivi laddove non fosse possibile usufruire del tpl.
  • Prevedere e realizzare un piano di abbattimento delle barriere architettoniche in città “Piano della mobilità per persone con disabilità”
  • Introduzione della figura del mobility manager nella struttura comunale e del mobility manager nelle scuole
  • Individuazione dei punti critici ed indagine sui flussi.
  • Sistema dei parcheggi e sistema delle ciclabili, attraverso un disegno unitario, da realizzarsi a step, che infrastrutturi in modo nuovo e contemporaneo tutta la città – Aree periferiche in prossimità degli accessi alla città per park di scambio. Su questo punto dei parcheggi scambiatori verdi con caratteristiche particolari: fondo drenante, piante prevedere essenze che non danno allergie, dotate di giochi per bambini, aree per cani, ovvero tutta una serie di servi per non renderle delle zone sotto il sole e con il cemento. Devono essere punti collegati con il resto della città con bike sharing, trenino ecc. da prevedere sicuramente in zona Salciaina ed eventualmente anche aquapark – Palagolafo
  • Rivedere il collegamento tra Capannino o zona artigianale e Cassarello (superamento Gora).
  • Piazza della stazione. Valorizzazione della Piazza, riqualificazione del giardinetto, dei marciapiedi e parcheggio per auto (propongo solo carico scarico), pensilina per i taxi, punto informazione turistico, utilizzato anche come punto per le segnalazioni di ordine pubblico. Spostare la fermata dei bus dietro alla stazione, mentre manterrei i taxi davanti alla stazione, anche perché svolgono servizio pubblico di assistenza e vigilanza.
  • Cartellonistica e abbellimento degli accessi alla città e segnalazione dei parcheggi.
  • Accesso ciclopedonale all’area picnic Martellino (per rendere sicuro l’arrivo all’area anche in bici). Sfruttare ad esempio sottopasso di Santa Corinna.
  1. CULTURA

Con la nuova e ampliata definizione di Industrie Culturali e Creative, introdotta dall’Unione Europea, cambia l’idea di cultura, di beni e attività culturali. Si coinvolgono in maniera sempre più ampia aree di competenza diverse: il welfare, l’organizzazione della città , la mobilità, la comunità migrante, la coesione sociale, la scuola e l’istruzione, la rigenerazione, l’attrattività e il turismo. Ecco che l’intreccio di queste aree si è concretizzato nella contaminazione tra i settori della cultura, dell’educazione e istruzione, nonché della rigenerazione urbana. Con questa visione abbiamo intrapreso il lavoro dei 5 anni passati con le deleghe di Sviluppo delle Politiche Culturali, Istruzione, Ex Ilva e Parco Centrale, cercando di dare senso ai grandi investimenti pubblici avviati nel decennio precedente e facendo sì che questi diventassero i driver di sviluppo per la città ma anche per un territorio intero. Oggi diventa indispensabile inserire i piani di sviluppo culturali all’interno dei piani strategici di sviluppo di città e di territori. Il piano strategico è un documento programmatico che disegna le tappe di sviluppo di una città e del suo territorio, attraverso un metodo e un processo finalizzati ad aggregare e coinvolgere tutta la comunità locale in una riflessione sul proprio futuro e sulle azioni e i progetti per realizzarlo. L’obiettivo principale è quello di costruire in modo condiviso il futuro della città. La cultura è quindi lo strumento indicato per veicolare questo processo.

Dall’industria pesante si è gradualmente passati a quella dei servizi e del turismo, e se fino a un decennio fa questo bastava al benessere diffuso, oggi chiaramente si parla di una risorsa che va rigenerata. Ecco allora che il motore di rinascita di molte realtà simili alla nostra viene alimentato da una strategia di sviluppo a base culturale. Lo sviluppo delle politiche culturali dimostra che si favoriscono le condizioni per una comunità preparata, consapevole e aperta. Abbiamo puntato sempre molto in alto nelle politiche culturali di questi 5 anni chiamando le più influenti e innovative figure del panorama nazionale e internazionale quali ‘formatori’  per le diverse coscienze collettive presenti nel nostro tessuto sociale.

Il Teatro ha generato un valore sia sociale che economico importante, è stato concepito con un modello ibrido dove la gestione pubblica si intreccia con quella privata per quanto riguarda i servizi, e dove la direzione artistica di altissimo livello si è continuamente confrontata con le volontà politiche e con quelle della comunità di riferimento. Questo modello è frutto di un lavoro di consapevolezza, basato sul valore delle persone, delle loro competenze e sulla passione che riversano nel proprio lavoro. E’ un modello che andrà implementato con la presenza di periodiche residenze che possano coinvolgere alcuni dei settori strategici della nostra città (la danza, il teatro di maschera e il carnevale, il teatro sociale etc..) perché si arricchisca la formazione, il coinvolgimento del pubblico e la sua educazione.

Il Museo MAGMA e la Pinacoteca Civica. Questi luoghi hanno mantenuto alto il valore delle proposte e delle ricerche che negli anni hanno saputo collocare Follonica al centro di un bacino di interesse sia in ambito storico che di arte contemporanea. Abbiamo tuttavia maturato la convinzione che il modello adottato per il teatro possa trovare una interessante declinazione anche per i musei civici che hanno una complessità di azioni da mettere in campo. La Regione Toscana ci attribuisce un ruolo strategico nella visione complessiva della cultura e in particolare di quella destinata allo studio e valorizzazione del mondo dell’impresa e del lavoro. Il museo MAGMA nel 2015 ha ottenuto il premio DASA come miglior museo europeo a tema lavoro, la Regione ci ha poi riconosciuto la Rilevanza Regionale e il ruolo di capofila nella valorizzazione degli Archivi di Impresa prima del territorio e in futuro dell’intera Regione. Sarà quindi indispensabile affiancare al lavoro dell’ufficio cultura, figure in grado di coordinare, programmare e restituire un lavoro così complesso. La valorizzazione delle ricerche diventerà così motivo per nuove iniziative culturali sia di carattere locale che nazionale (legame con il POLO del 900 di Torino), nuovi rapporti di partnership, e di protocolli di intesa che creino un rete di relazioni e connessioni strategiche non solo per la nostra città ma per un territorio intero. Il MAGMA dovrà svolgere sempre di più il ruolo di collettore tra la memoria del lavoro passato e quella di sviluppo futuro. Sono in corso di definizione ricerche per l’avvio di un FAB LAB,  che si connetta con l’istituto superiore di Follonica negli indirizzi di Scientifico e Scienze Applicate per la creazione di laboratori di sperimentazione e di ricerca. E’ in via di ultimazione il progetto del MADI, Magazzino delle Idee, che dovrà occuparsi dello sviluppo delle competenze creative attraverso laboratori digitali ma anche laboratori concreti di produzione di piccoli oggetti o elementi di arredo per l’area ex Ilva. Tutto questo fermento innovativo deve ruotare attorno al museo che racconta le origini della nostra storia, perché solo conoscendo le proprie radici se ne alimentano di nuove per il futuro.

 La pinacoteca Civica, dovrà dotarsi di un re-stiling esterno che la identifichi come luogo deputato al contemporaneo e ‘porta’ di accesso alle strutture culturali contenute nell’area Ilva, dovrà quindi avere una direzione scientifica congiunta ma specifica con il museo MAGMA con il quale costituisce il complesso dei Musei Civici della città.

La Biblioteca è un luogo molto amato dalla città, è lo spazio che porta ogni giorno decine di studenti di ogni età a vivere nell’area ex Ilva. E’ quindi cambiata la sua funzione da biblioteca di consultazione a biblioteca di studio. Questo passaggio è per noi fondamentale perché potrà rappresentare la sfida per il prossimo quinquennio: valorizzare la parte storica e di ricerca collegandola all’incremento del Centro di Documentazione del MAGMA investito dal progetto di valorizzazione degli archivi, ma dovrà altresì continuare nel lavoro di divulgazione, educazione e invito alla lettura che ha promosso in questi anni grazie alle numerose iniziative pubbliche, nonché aprirsi ad un nuovo progetto di biblioteca pubblica capace di ospitare i ragazzi per lo studio. Spazi così ibridi e aperti diventano strategici per lo sviluppo dei luoghi e l’area ex Ilva ha bisogno di situazioni di questi tipo. Sarà quindi incrementato e arredato il giardino retrostante la biblioteca e indicato come Giardino delle letture, garantendo la copertura wi-fi e la sistemazione di sedute e di tavoli che consentano lo studio all’aria aperta. Dovrà essere concepita la realizzazione di un piccolo spazio ristoro tra il MADI e la Biblioteca che consenta il prolungamento della sosta dei studenti e pubblico della biblioteca. Sarà forse indispensabile ragionare anche su nuove forme di gestione che prevedano la creazione di un bando di gara per assegnare i servizi di prestito e di guardiania della biblioteca, considerato che il personale addetto si avvicina all’età pensionabile, e che crediamo molto nello sviluppo di questo luogo in relazione al vicino Museo.

Tutti i progetti legati allo sviluppo delle politiche culturali saranno orientati a coinvolgere maggiormente il settore delle politiche giovanili. Se in questi 5 anni abbiamo avviato la fase di innesco adesso sarà nostra cura dedicarsi a quella di innesto. La varietà che i servizi culturali esprimono ci permette di ragionare sulla concreta possibilità di attivare nuovi posti di lavoro nei servizi della biblioteca, del museo, della ricerca, dell’innovazione, della creatività e del teatro attivando una mobilità sociale davvero importante. Se a questa si associa l’impegno con il mondo privato e imprenditoriale per il recupero degli edifici restanti all’interno dell’area ex Ilva con la finalità di diventare servizi di qualità complementari allo sviluppo culturale di biblioteca, museo, teatro e centro di ricerca, allora la valorizzazione di questo complesso storico-archeologico sarà davvero concreta.

  1. SPORT TEMPO LIBERO ED AGGREGAZIONE
  2. Follonica città dello Sport: Continuare nell’attrazione di eventi e manifestazioni sprotive (soprattuto fuori dalla stagione Balneare). Favovire una programmazione annuale degli eventi, strutturando un meccanismo di raccordo e coordinamento tra Comune, società sportive, assocazione albergatori, ristoratori e associazionismo cittadino. In questi anni le manifestazioni sportive hanno rappresentato un volano turistico importante (presenze, visbilità, promozione del territorio). Vogliamo continuare a crescere in questa direzione, lavorando anche in collaboraizone con gli altri Comuni (Ambito turistico Maremma nord)
  3. Infrastrutture e impianti sportivi: Investire sulla riqualificazione del Palagolfo. Oltre al progetto presentato al Ministero e in Regione per il rifacimento delle coperture e degli infissi (efficentimento energetico), vogliamo fare di più. Investire sull’area per farla diventare un vero e prorpio parco dello sport, valorizzando le parti verdi perchè, oltre ad una nuova palestra da realizzare importante nell’economia degli spazi sportivi, possa essere vissuto quel luogo in continuità con l’area del Parco Centrale, come spazio di ritrovo, di incontro, di divertimento, di gioco e sport informale.
  4. Continuare a far crescere il movimento sportivo cittadino, sostenendo lo sport di base, come luogo di crescita ed eduzione delle giovani generazioni. Questo anche attraverso l’impegno che deve continuare nella manutenzione straordinaria e riqualificazione degli impianti sportivi cittadini, in taluni casi già importata e programmata anche intercettando risorse regionali, statali ed europee (tennis, minigolf, calcio, polo nautico, piscina)
  5. Realizzazione spazio sagre attrezzato e funzionale presso area Palagolfo
  1. EDILIZIA e PATRIMONIO
  2. Necessità di creare disponibilità per alloggi ERP (circa 30 – 40 oltre le attuali disponibilità) e di residenza (con obiettivi reddito, giovani coppie – 100/120 oltre quanto in programma) attraverso housing, edilizia convenzionata, accordi con privati (Costruzione di un sistema pubblico-privato di sostegno al reperimento della prima casa (affitti, acquisti) per quelle fasce di persone che non hanno i requisiti per l’accesso alle case popolari e non hanno nemmeno la capacità economica di reperire casa sul mercato.)
  3. Costruzione di reti per l’accesso a fondi nazionali ed internazionali per la riqualificazione delle aree (Area Colonia Marina, Area Falusi, IPSIA, etc…)
  4. Mantenere “bonus” interventi di recupero.  (sgravi oneri di urbanizzazione soprattutto per recuperi con risparmio energetico)
  5. Verificare nel tessuto urbano possibili aumenti di volume
  6. IPPODROMO: la possibilità del ritorno diretto al patrimonio comunale delle foresterie dell’ippodromo ci spinge ad una discussione approfondita sul futuro degli immobili e dell’ippodromo stesso. La convenzione tra il Comune ed il gestore potrebbe essere modificata nell’ottica di ampliare le funzioni d’uso dell’impianto, mentenendo la centralità dell’impiantistica sportiva, ma non limitata alla sola attività equestre. Le foresterie sono strutture che potrebbero passare attraverso una variazione di destinazione d’usop e potrebbero essere trasformate in abitazioni civili destinate a soluzioni di emergenza abitativa. Un’altra parte degli alloggi potrebbe essere alienata e un’altra parte potrebbe essere destinata alla sua funzione originaria di strutture a servizio dell’ippodromo.
  1. SICUREZZA
  2. Sviluppare i temi relativi alla Sicurezza del Territorio: applicare in modo virtuoso la legge sul Controllo di Vicinato (cfr. Emilia Romagna o lucchesia) importando le esperienze più virtuose di altri comuni e cercando di creare i gruppi di vicinato come condivisione di comunità che cura il proprio territorio;
  3. Rivitalizzazione, riqualificazione e recupero delle zone più “in ombra” della città, perché sicurezza vuol dire prima di tutto creare “zone vive”
  4. Commissariato di P.S
  5. Sviluppo sinergie con forze dell’ordine presenti sul territorio portando avanti quanto già fatto dalla precedente amministrazione.
  6. (Progetto lotta alla contraffazione, creazione Gruppo di Lavoro della Polizia Municipale e coordinamento con gli operatori del lungomare e della spiaggia.)
  7. lotta alla contraffazione e allo sfruttamento della mano d’opera anche attraverso  la lotta all’uso improprio del patrimonio immobiliare privato.
  8. Interpretare la sicurezza come sistema virtuoso di protezione collettiva e cura civile.
  1. PARI OPPORTUNITA’
  • Ripensare il tema delle “pari opportunità” nella prassi quotidiana della vita cittadina
  • Una nuova Commissione PO che, sulla base dell’esperienza virtuosa dell’Emilia Romagna, diventi Commissione per la parità e per i diritti delle persone.
  • Introduzione del Bilancio di Genere e di politiche legate alla conciliazione dei tempi lavoro- famiglia anche nella struttura comunale
  1. CARNEVALE
  2. COSTRUZIONE DELLA CITTADELLA DEL CARNEVALE: si procederà a dare avvio alla procedura per la costruzione della cittadella del Carnevale in area Mezzaluna, con la previsione della costruzione di 13 capannoni. La realizzazione della cittadella porterà ad una progressiva costruzione di un progetto di impresa del Carnevale, che visti i continui successi e la continua crescita in questi ultimi anni, sarà volano importante per destagionalizzare e portare turismo a Follonica.
  3. L’amministrazione si impegna a supportare il progetto Carnevale, oltre che con la struttura, dando supporto per una espansione dell’intero evento, stimolando la realizzazione di eventuali sfilate in notturna e feste in costume già dal sabato sera.
  4. L’ambito turistico sosterrà il progetto attraverso la costruzioni di pacchetti soggiorno per WE nella città del golfo nei giorni dei corsi mascherati.

Qui trovi il pdf del programma.